ASIA/PAKISTAN - Shahbaz Bhatti ricordato all’Università Lateranense come “martire” e “difensore dei diritti umani”

sabato, 3 marzo 2012

Roma (Agenzia Fides) – Seguace di Cristo, difensore della libertà religiosa, promotore di istruzione e di sviluppo, sostenitore dei diritti, aiuto dei poveri ed emarginati, senza distinzione di etnia o credo religioso: in tal modo il Ministro cattolico Shahbaz Bhatti è stato commemorato ieri, 2 marzo, primo anniversario della sua morte, alla Pontificia Università Lateranense, a Roma. All’incontro erano presenti il Rettore Magnifico, Mons. Enrico Dal Covolo, alte autorità politiche, Tehmina Janjua, Ambasciatore del Pakistan in Italia, Francesco Talò, inviato speciale del Ministero degli Esteri italiano in Pakistan e Afghanistan.
Alla presenza di numerosi religiosi, religiose e laici pakistani, gli interventi hanno sottolineato il valore universale dell’opera di Bhatti, in un paese dilaniato da oltre 30mila vittime del terrorismo negli ultimi anni. “Una violenza che è senza religione” ha detto l’Ambasciatore Janjua, ma che ha colpito Bhatti perché “personalità simbolo di una lotta per i diritti, le libertà, l’uguaglianza”, ha sottolineato il Ministro Talò, ribadendo che “i diritti umani sono il pilastro della politica estera italiana”. Secondo il prof. Mobeen Shahid, docente di pensiero islamico all’Università Lateranense, Bhatti “riteneva fondamentale un impegno nel campo dell’istruzione, per dare consapevolezza e pari opportunità alle minoranze religiose”, e questo può essere un settore-chiave in cui proseguire la sua opera in Pakistan.
Nella giornata di ieri, altre celebrazioni per commemorare Bhatti, a Roma, hanno visto coinvolti gli attivisti dei movimenti “Masihi Foundation”, “All Pakistan Christian League” “Pakistan Christian Orient Organization” , che vedono in Bhatti “un esempio nel cammino quotidiano di cristiani, innamorati di Dio”. Una veglia di preghiera serale, infine, si è tenuta nella chiesa di San Bartolomeo all’isola tiberina, dedicata ai nuovi martiri, organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio e dall’Associazione Cristiani pakistani in Italia. (PA) (Agenzia Fides 3/3/2012)


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