Ahmedabad (Agenzia Fides) – Un antico cimitero cristiano è stato profanato e devastato con bulldozer a Sabarmati, nei pressi di Ahmedabad, capitale dello stato di Gujarat (India occidentale). Secondo i cristiani dell’All India Christian Council (AICC) che oggi, 1° febbraio, scendono in piazza ad Ahmedabad per protestare contro “l’atto barbarico e irrispettoso”, vi sono fondati sospetti che l’attacco sia opera di gruppi radicali indù, molto attivi nello stato. Dato il grave episodio, risalente al 26 gennaio scorso, l’AICC chiede le dimissioni immediate del Primo ministro del Gujarat, Narendra Modi, noto leader militante nel Baratiya Janata Party (BJP), e molto vicino a gruppi estremisti indù. Modi, afferma l’AICC in una nota inviata a Fides, “non tutela i cristiani nello stato. Lo stato di diritto è del tutto assente in Gujarat: i viventi, ma anche i luoghi di sepoltura, non sono al sicuro”. L’AICC chiede anche la destituzione del capo della polizia di Sabarmati, S.D. Patel, per mancato adempimento dei suoi doveri costituzionali.
La scena che si è presentata agli attivisti dell’AICC, che hanno visitato il cimitero, è stata desolante: lapidi e croci distrutte e ammucchiate, una parte del campo devastata, un’altra parte del cimitero è stata spianata da bulldozer ed è diventata un parcheggio. Secondo alcuni testimoni oculari, i camion e i bulldozer hanno agito “con il pretesto di fare delle pulizie”. Il cimitero ecumenico di Sabarmati risale al periodo britannico. L’area era stata concessa ai fedeli di sette confessioni cristiane presenti ad Ahmedabad (cattolici, metodisti, e alcuni gruppi pentecostali) prima del 1947.
Samson Christian, dell’AICC, ha condannato con veemenza l'accaduto sottolineando la responsabilità del governo locale del BJP e notando che “in Gujarat c’è un grave problema: il disprezzo per i sentimenti religiosi delle minoranze”. L’AICC ha subito presentato formale denuncia alla polizia locale di Sabarmati, contro “elementi antisociali”. Ma, per l’inerzia della polizia, l’organizzazione è stata costretta a reiterare la denuncia ieri, 31 gennaio, informando uffici di più alto grado, chiedendo indagini e risultati. Oggi migliaia di cristiani, di tutte le confessioni, manifestano pubblicamente di fronte al municipio di Ahmedabad, invocando garanzie, diritti, tutele, rispetto e libertà religiosa. (PA) (Agenzia Fides 1/2/2012)