Srinagar (Agenzia Fides) – Le scuole cristiane sono nel mirino degli estremisti islamici in Kashmir, accusate di “proselitismo”. Dopo l’ordine di espulsione contro due missionari protestanti e uno cattolico (i Pastori C.M. Khanna e Gayoor Masih e il cattolico p. Jim Borst), emesso da un tribunale islamico del Kashmir, sono gli istituti cristiani di istruzione gli obiettivi privilegiati della violenza: è l’allarme che giunge all’Agenzia Fides dai cristiani in Kashmir.
Come spiega a Fides l’Ong “Catholic Secular Forum”, è stata avviata una autentica campagna contro le scuole cristiane, che esistono nello stato indiano a maggioranza islamica da oltre un secolo. I dirigenti scolastici sono accusati di attirare e convertire al cristianesimo gli studenti musulmani. Secondo la falsa propaganda dei gruppi estremisti, le scuole cristiane avrebbero convertito negli ultimi 20 anni, oltre 20mila fedeli, passati dall’islam al cristianesimo.
Le scuole cristiane hanno complessivamente oltre 7.000 studenti, al 99% musulmani. Fra gli episodi di intimidazione, nel pomeriggio di sabato 28 gennaio due malviventi si sono introdotti nel campus dell’Istituto cattolico annesso alla chiesa della Sacra Famiglia, a Srinagar, e hanno dato fuoco alla motocicletta del parroco. La scuola, fondata nel 1893, è ancora in funzione e gode di ampia stima. E’ fra le circa 100 scuole cattoliche dello stato, dove vivono 18mila fedeli cattolici.
L’allarme è condivo da altre associazioni come il “Global Council of Indian Christians” e l’ “Evangelical Fellowship of India”. Le Ong invitano Omar Abdullah, primo ministro del Kashmir, a garantire sicurezza e incolumità alla piccola popolazione cristiana che “vive nel terrore da quando è in atto una campagna di odio e di violenza, seguita alla fatwa emessa contro tre leader cristiani da un tribunale islamico”. Secondo fonti locali, alcune famiglie cristiane, per paura di essere vittime di violenza, hanno abbandonato Srinagar per trasferirsi nella città di Jammu (ritenuta più sicura) o perfino fuori dallo stato. (PA) (Agenzia Fides 30/01/2012)