AMERICA/ECUADOR - Continuano i rischi per i minori costretti a mendicare per le strade o ad essere coinvolti in bande criminali

mercoledì, 25 gennaio 2012

Guayaquil (Agenzia Fides) – Sono tanti i minori e gli adolescenti che vagano allo sbaraglio scalzi e mal vestiti per le vie di Guayaquil. Non hanno più di 15 anni e sono afrodiscendenti, non hanno da mangiare né un posto dove vivere, e per sopravvivere commettono scippi e rapine. Dormono per strada senza coperte con cui ripararsi e spesso cadono vittime delle bande criminali che li coinvolgono in attività illecite. Secondo una ricerca effettuata dalla Policía Especializada en Niños, Niñas y Adolescentes (Dinapen) a Guayas, un’alta percentuale di bambini e adolescenti vivono per strada dopo essere fuggiti da casa in seguito alle aggressioni subite da parte dei genitori alcolizzati o tossicodipendenti. Nel corso del 2011, il Dinapen, attraverso interventi speciali a favore di minori che si trovano in situazioni di rischio, ne ha recuperati 173 (152 maschi e 21 femmine). Le famiglie spesso incoraggiano i bambini a mendicare, chiedere elemosina, cibo e vestiario agli angoli delle strade, ai semafori o nei parchi. Tuttavia, dalla campagna Da Dignidad, por un Ecuador sin Mendicidad, risulta che nel 2011 l’accattonaggio è diminuito del 50%. Nel 2010 il programma ha registrato 6.684 bambini, bambine e adolescenti che chiedevano l’elemosina, mentre nel 2011 sono stati 2.171. Quando vanno via dalle rispettive famiglie, questi minori vivono in ripari di cartone e sacchi di yuta privi delle condizioni adeguate per sopravvivere che mettono a rischio la propria salute. Infatti la maggior parte soffre di denutrizione e cattive abitudini alimentari. (AP) (25/1/2012 Agenzia Fides)


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