ASIA/PAKISTAN - Vittime della “legge sulla blasfemia”: sostegno reciproco e appello per l’abolizione

giovedì, 22 dicembre 2011

Faisalabd (Agenzia Fides) – Persone e famiglie colpite da false accuse di blasfemia si sono incontrate a Faisalabad per condividere esperienze, scambiarsi sostegno, incoraggiamento e speranza, chiedere al governo di rivedere l’iniqua “legge nera”, che ha fatto oltre 1.000 vittime in venti anni. Come riferiscono fonti locali di Fides, l’incontro, organizzato in vista del Natale dal Pastore protestante Samson Javaid, ha riunito le vittime cristiane della legge sulla blasfemia per “pregare e vivere un incontro di comunione”. “C'erano dolore e lacrime, perché alcuni hanno perso i loro cari. C'erano tre famiglie felici perché i loro cari sono stati rilasciati dalla prigione. C'era anche una famiglia il cui figlio è stato condannato due anni fa all’ergastolo”, racconta il rev. Samson.
All’incotro ha partecipato il Vescovo anglicano Mons. John Samuel, incoraggiando le famiglie con un messaggio di speranza incentrato sul mistero dell’Incarnazione, della Croce e della Resurrezione. “Pregheremo, in questo tempo di Natale, ricordando coloro che sono ancora dietro le sbarre a causa di false accuse di blasfemia. Dio benedica tutti voi in questo Natale” ha detto il Vescovo.
Il gruppo dei presenti ha espresso, in modo unanime, l’appello al governo perché riveda o abolisca la legge, di cui molti abusano, utilizzandola come strumento di vendetta personale, e che stata motivo dell’uccisione di leader cristiani come il ministro Shahbaz Bhatti e musulmani come il governatore del Punjab Salman Taseer. (PA) (Agenzia Fides 22/12/2011)


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