AMERICA/MESSICO - In tempi di crisi, i messicani cercano ancora di più Dio

sabato, 17 dicembre 2011

Xalapa (Agenzia Fides) – "Il Messico rimane un paese profondamente religioso, nonostante l'egemonia del relativismo che erode i valori religiosi". Inizia così il comunicato dell'ufficio Comunicazioni Sociali dell'Arcidiocesi di Xalapa, inviato all'Agenzia Fides, che ricorda come il mese di dicembre riveli, in modo emotivo, questa impronta religiosa del popolo messicano. Tuttavia durante tutto l'anno c'è un costante movimento spirituale intorno alle feste e alle tradizioni religiose.
"La crisi ha ulteriormente accentuato il carattere religioso della nostra gente" scrive padre José Juan Sánchez Jácome, responsabile dell'ufficio. "In questi momenti le persone cercano con più insistenza il Signore. Quando cominciano a sgretolarsi le sicurezze umane, quando le autorità tradiscono le speranze del popolo, quando la sofferenza si manifesta in vari modi, le persone tornano a Dio per chiedere la forza e la speranza necessarie per andare avanti".
"La gente si rivolge alla Vergine di Guadalupe perché si sente protetta" continua il testo, come cerca con devozione i Santi, per esprimere in modo esplicito che in questi tempi abbiamo bisogno di persone come loro, abbiamo bisogno di modelli da seguire e di risposte, qui e ora.
"Milioni di messicani si stanno muovendo in questi giorni del mese di dicembre verso le chiese e i santuari dedicati alla Madonna. Questo movimento spirituale straordinario che vediamo intorno alla Vergine di Guadalupe, oltre a mostrare l'anima religiosa del popolo del Messico, conferma il nostro desiderio: un popolo che aspira a superare l'ingiustizia, la povertà e la violenza”.
Alla Madre di Gesù, alla fine del testo, si chiede di aiutare i governanti, per una conversione del cuore e perchè amino in modo profondo la nazione, cosìcché “con onestà e con tutto il loro talento, riescano a cambiare le strutture economiche, politiche, educative e sociali che causano la miseria, la povertà, la disoccupazione e l'insicurezza che danneggiano la dignità dei messicani”. (CE) (Agenzia Fides, 17/12/2011)


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