ASIA/PAKISTAN - Lettera aperta del partito di governo: “Garantire giustizia per le minoranze”

sabato, 29 ottobre 2011

Lahore (Agenzia Fides) – Dopo gli omicidi eccellenti del giudice Arif Iqbal (che 1997 aveva assolto un cristiano accusato di blasfemia), del governatore Salmaan Taseer e del ministro Shahbaz Bhatti (2010), che hanno avuto il coraggio di levare la voce contro la legge di blasfemia, “le minoranze religiose in Pakistan sono gravemente più insicure”, mentre “criminali stanno usando questa legge per proteggere i loro interessi e danneggiarne gli altri”. E’ quanto afferma un lettera aperta scritta dal Partito Popolare del Pakistan (PPP), il partito che guida la coalizione di governo e di cui fanno parte il presidente del Pakistan Ali Zardari e il primo ministro Reza Gilani.
La lettera, elaborata dal deputato del PPP Pervez Rafiq e appoggiata dall’intero establishment del partito, prende spunto dal caso di Mumtaz Qadri, l’assassino del governatore Taseer, condannato a morte e difeso dai gruppi integralisti. La lettera è indirizzata a Khawaja Muhammad Sharif, oggi avvocato di Qadri nel processo di appello, ma anche ex giudice capo dell’Alta Corte di Lahore.
La missiva, pervenuta all’Agenzia Fides, è stata inviata alle maggiori autorità statali, al Presidente della Corte Suprema del Pakistan, ai presidenti di Camera e Senato, ai governatori di tutte le province, alla Commissione per i Diritti Umani del Pakistan, e ad altri gruppi della società civile.
Il PPP chiede a Khawaja Sharif “perché ha deciso di difendere un manifesto trasgressore della legge come Qadri”, e invita l’ex giudice di Lahore a pronunciarsi sulle leggi emanate dal dittatore Zia-ul-Haq, come quella sulla blasfemia. Il testo ricorda che Zia ha approvato leggi islamiche che hanno danneggiato l'armonia e la libertà religiosa nella società. La lettera nota, poi, che prima del 1985 (quando Zia promulgò emendamenti costituzionali e la legge di blasfemia come è attualmente) “era difficile vedere un caso di blasfemia o casi di omicidio in nome della blasfemia”.
Affermando che da allora le minoranze sono diventate “gravemente insicure”, il PPP spiega che “tutti i cittadini che amano la nazione, anche musulmani, sono preoccupati per tale situazione” soprattutto per l’urgenza di garantire un’equa amministrazione della giustizia nei casi che riguardano le minoranze religiose.
Secondo fonti di Fides, “la presa di posizione del PPP, in questa delicata fase, è importante e coraggiosa ma occorre vedere se davvero avrò un impatto sulla situazione dei tribunali in Pakistan, pesantemente condizionati dagli estremisti islamici”. (PA) (Agenzia Fides 29/10/2011)


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