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Popayan (Agenzia Fides) – Il Segretariato Nazionale della Pastorale Sociale della Conferenza Episcopale della Colombia ha pubblicato un comunicato di solidarietà con la famiglia di Luis Eduardo Garcia, leader del gruppo di Popayan, assassinato la sera di domenica 16 ottobre. "Per la Segreteria Nazionale della Pastorale Sociale è un momento di riflessione sul valore di tante persone consacrate al servizio dei loro fratelli che soffrono" si legge nel comunicato, che continua: "Ci uniamo al popolo di El Tambo che ha perso un uomo sensibile e un leader nato. Il Signore che ha pianto la morte del suo amico Lazzaro è colui che guida i nostri passi in questo momento. Il Signore riceve la consegna e la testimonianza di Luis Eduardo come offerta di amore e gli dia il posto tra coloro che lo amano". Il documento è firmato da Monsignor Hector Fabio Henao, Direttore della Segreteria Nazionale della Pastorale Sociale della Conferenza Episcopale Colombiana.
Sono diversi i gruppi che si uniscono al Segretariato Nazionale della Pastorale Sociale per respingere con vigore l'assassinio di Luis Eduardo Garcia, avvenuto la notte di domenica 16 ottobre, mentre andava da Popayan a El Tambo (Cauca), quando è stato intercettato da un gruppo di guerriglieri, rapito e poi ucciso.
Dalla nota inviata dalla Conferenza Episcopale della Colombia all’Agenzia Fides si apprende che Luis Eduardo Garcia lavorava nel progetto della "Riattivazione sociale e culturale", promosso dalla Segreteria Nazionale della Pastorale Sociale, che assiste le persone colpite dall’ondata di freddo che ha investito il paese alla fine del 2010 e all'inizio di quest'anno. Era anche impiegato come professionista nel comune della sua città natale, El Tambo, per questo progetto, dove era conosciuto per la dedizione e l'impegno verso i contadini, verso la sua comunità e le vittime di questa catastrofe naturale della zona.
Luis Eduardo Garcia aveva studiato presso l'Università di Cauca e aveva una vasta esperienza in progetti di sviluppo sociale e di attenzione alla popolazione più vulnerabile. Il suo impegno nella difesa dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario, ha contribuito alla creazione delle condizioni per costruire la pace in questa zona del Cauca. (CE) (Agenzia Fides, 19/10/2011)
