AMERICA/NICARAGUA - La Chiesa chiede la verità sulla morte di padre Pupiro

sabato, 8 ottobre 2011

Managua (Agenzia Fides) – "Il clero dell'Arcidiocesi di Managua, riunito come un solo corpo in comunione con l'Arcivescovo e il Vescovo ausiliare per la riunione mensile del mese di ottobre, desidera in questo momento, ricordare il nostro fratello sacerdote Padre Marlon Ernesto Pupiro Garcia, vittima di un crimine terribile”: inizia con queste parole il comunicato del clero dell'Arcidiocesi di Managua, inviato all'Agenzia Fides, che riguarda la morte di padre Marlon Ernesto Pupiro (vedi Fides 24/08/2011 e 29/08/2011).
Il comunicato prosegue: “Quando abbiamo appreso con grande dolore e tristezza la notizia dell’uccisione di padre Marlon, il cui servizio sacerdotale alla Chiesa è stato sigillato con il dono della sua vita, ci siamo dati tutti appuntamento nella Parrocchia de la Concha per professare la nostra fede nella risurrezione dinanzi al corpo del nostro fratello sacerdote, piangere la sua dipartita, pregare per la sua anima, e chiedere la sua intercessione presso il Signore dei cieli per il nostro Paese, che, ancora una volta, ha visto la sua terra macchiarsi con il sangue innocente".
I 118 sacerdoti che hanno partecipato all’incontro di ottobre e hanno firmato il comunicato finale, riaffermano l’unità della Chiesa dinanzi alle situazioni violente di questo genere, e insieme ai Vescovi dell’Arcidiocesi, con l'appoggio di tutti i Vescovi della Conferenza Episcopale del Nicaragua, continuano a chiedere alla Polizia Nazionale e all'Ufficio del Procuratore generale “che si faccia conoscere la verità, superando le mancanze e le incongruenze che fino ad ora hanno contrassegnato l'indagine”. Il comunicato si conclude con parole forti, per esprimere il ripudio di questo crimine che "offende l'amore del nostro popolo verso i suoi sacerdoti e che manifesta anche la solidarietà dinanzi alle minacce vigliacche che molti sacerdoti hanno ricevuto in modo anonimo”.
Infine i firmatari augurano un processo elettorale lontano da ogni violenza o vendetta, invitando a percorrere la via della giustizia, della libertà e della tolleranza fra i nicaraguesi. Il 6 novembre infatti sono previste le elezioni nelle quali 3,4 milioni di nicaraguesi eleggeranno Presidente, Vicepresidente, 90 deputati all’Assemblea Nazionale e 20 deputati al Parlamento Centroamericano. E’ viva la polemica sulla candidatora del presidente Daniel Ortega, che si è ricandidato, in contrasto con la costituzione ma con l’approvazione della corte suprema. (CE) (Agenzia Fides 08/10/2011)


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