Kabul (Agenzia Fides) – La siccità nella zona settentrionale, nord occidentale ed occidentale dell’Afghanistan, sta mettendo a rischio alimentare altri 1,5-2 milioni di persone che si vanno ad aggiungere ai sette milioni sparsi in tutto il paese che già vivono in condizioni di carestia. In un anno normale l’Afghanistan produce 4,5 milioni di tonnellate di frumento e circa un milione di tonnellate vengono importate. La diminuzione di 1,9 milioni di tonnellate di frumento quest’anno significa che ne dovrà essere importato di più e dovrà essere garantito anche da altre fonti. Alla crescita del fabbisogno alimentare causato dalla prolungata siccità si aggiunge il taglio dei fondi per i programmi alimentari previsti per il paese. Il Programma Alimentare Mondiale aveva inizialmente stabilito di sostenere oltre 7 milioni di afghani quest’anno, ma attualmente ha risorse per soli 4 milioni. Anche il Presidente Hamid Karzai ha espresso preoccupazione per la situazione, dichiarando che l’attuale siccità in alcune province del paese sta gravemente danneggiando la vita delle persone e i loro mezzi di sussistenza. Tutte le sorgenti d’acqua, comprese le acque sotterranee, si sono prosciugate arrecando danno anche all’irrigazione dei campi e ai relativi raccolti. Gran parte degli approvvigionamenti di frumento verranno coperti dalle riserve del governo e dall’importazione, tuttavia saranno necessari ulteriori aiuti alimentari. (AP) (13/9/2011 Agenzia Fides)