AFRICA/LIBIA - “Sono ansioso di tornare a Tripoli per essere insieme alla comunità ed ai sacerdoti” dice a Fides Mons. Martinelli

venerdì, 26 agosto 2011

Roma (Agenzia Fides) - “Il fatto che, secondo quanto mi è stato riferito, diversi libici stiano tentando di ritornare in patria è un buon segno, perché significa che in alcune aree del Paese le condizioni di sicurezza sono migliorate. Questo mi incoraggia perché, appena possibile, li seguirò anch’io” dice all’Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, Vicario Apostolico di Tripoli, che attualmente si trova in Italia. “Sono ansioso di ritornare a Tripoli per essere insieme alla comunità ed ai sacerdoti. Purtroppo finora mi hanno sconsigliato di partire perché i tragitti abituali per rientrare in Libia sono bloccati. Il fatto che diversi libici stiano rientrando in patria mi dà comunque la speranza di poter tornare presto” afferma Mons. Martinelli.
Sul futuro della Libia il Vicario apostolico di Tripoli dice: “fino a quando non si saprà che fine ha fatto Gheddafi è difficile fare previsioni. La situazione è ancora pericolosa perché ci sono fedelissimi che sono pronti a dare la vita per lui”. Mons. Martinelli conclude però con una nota di speranza: “In Libia ci sono persone formidabili, intelligenti e preparate, che possono guidare il Paese. Ci sono delle elite in grado di prendere in mano la situazione e progettare il futuro del Paese, salvaguardando la sua unità”. (L.M.) (Agenzia Fides 26/8/2011)


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