Bududua (Agenzia Fides) – In Uganda i servizi sanitari offerti dallo Stato sono gratuiti dal 2011, tuttavia i pazienti del comune di Bumwalukani, nel distretto di Bududua, a circa 200 chilometri da Kampala, preferiscono pagare una piccola somma alla clinica locale per essere certi di essere assisititi in maniera adeguata, cosa che non viene garantita dalle strutture pubbliche. La Clinica Beatrice Tierney di Bumwalukani, istituita dalla ‘Fondazione per l’Assistenza Medica Internazionale per l’Infanzia’, offre servizi all’intera comunità. I residenti della zona preferiscono che i propri familiari vengano curati lì anche se devono pagare un dollaro a visita e per adulto. L’assistenza dei minori invece è gratis. Nella clinica lavora un medico volontario insieme ad alcune infermiere. Nei centri medici statali, invece, sono le infermiere che si occupano di tutto insieme ad una ostetrica, due assistenti ed un altro ausiliare. La presenza di un medico nella clinica ha attirato anche pazienti dei distretti vicini, disperati per la scarsa assistenza sanitaria offerta dallo Stato. Ogni giorno ne vengono ricevuti tra 100 e 150 e alla fine di ogni mese tutti vengono informati su come sono stati utilizzati i soldi da loro versati per le cure. Normalmente servono per comprare medicine e per pagare il trasferimento dei malati ad altri centri sanitari. I servizi nell’ospedale locale sono molto precari, in particolar modo per i poveri che non hanno la possibilità economica di “retribuire” il personale sanitario: nonostante l’assistenza sia infatti gratuita non è raro che il personale cerchi di estorcere denaro ai pazienti. (AP) (20/7/2011 Agenzia Fides)