ASIA/AFGHANISTAN - Solo il 48% della popolazione ha accesso all’acqua potabile

giovedì, 7 luglio 2011

Kabul (Agenzia Fides) – Solo il 48% della popolazione afghana ha accesso all’acqua potabile e solo il 37% usa servizi sanitari bonificati. Questa situazione di emergenza si riflette con gravi implicazioni sulla salute, in particolare dei bambini. Mentre alcune zone del paese sono materiamente sprovviste di acqua, la maggior parte delle persone non ha accesso all’acqua potabile a causa delle infrastrutture inadeguate e della loro scorretta gestione, si legge in un rapporto del Centre for Policy and Human Development dell’Università di Kabul, pervenuto all’Agenzia Fides. “Nei tre decenni di sommosse che hanno sconvolto il paese, le infrastrutture per l’approvvigionamento dell’acqua sono state abbandonate o distrutte, mentre le istituzioni responsabili della distribuzione e gestione del servizio sono crollate” si legge nel rapporto dal titolo ‘Afghanistan Human Development Report 2011’. “Circa il 73% della popolazione fa affidamento su strutture improvvisate e inadeguate per l’approvvigionamento dell’acqua, mentre le fonti d’acqua stanno diventando sempre più inquinate e sfruttate in luoghi come Kabul”. Circa il 70% della popolazione urbana vive in aree non pianificate o insediamenti illegali, mentre il 95% non ha accesso a servizi igienici bonificati. A Kabul l’80% della popolazione vive in insediamenti non pianificati dove sono comuni la scarsa igiene e la mancanza di accesso all'acqua potabile. (AP) (7/7/2011 Agenzia Fides)


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