ASIA/INDONESIA - I giovani del Borneo pronti per la GMG e per costruire una nazione migliore

sabato, 2 luglio 2011

Palangkaraya (Agenzia Fides) – Preghiera e ascolto ma anche creatività e sguardo al futuro: queste le caratteristiche della “Giornata dei giovani”, raduno di giovani cattolici del Borneo indonesiano (la regione nota anche come Kalimantan), tenutosi nei giorni scorsi a Palangkaraya. Come riferito all’Agenzia Fides dalla Chiesa locale, oltre 700 giovani hanno affollato lo stadio del Liceo cattolico intitolato a S. Pietro Canisio per ascoltare, pregare, parlare della Giornata Mondiale della Gioventù, ma anche per ribadire che “intendono essere protagonisti del loro futuro, con entusiasmo e voglia di contribuire allo sviluppo sociale e morale della nazione”, nota p. Wayan Joko Sunaryo, responsabile della Pastorale giovanile nella diocesi di Palangkaraya.
I giovani del Borneo sono “pronti a recarsi a Madrid, nel prossimo agosto, per vivere la Giornata Mondiale della Gioventù” dice il sacerdote e, grazie al contributo di solidarietà di giovani di altre nazioni, un piccolo drappello di loro riuscirà a compiere il viaggio verso l’Europa per incontrare il Papa e condividere un’esperienza indimenticabile con tutti gli altri giovani del mondo.
Nella “Giornata dei giovani”, evento preparatorio alla GMG, la parola d’ordine è stata “creatività”: i giovani devono essere creativi perché il futuro della nazione dipende essenzialmente da loro. Nella storia dell’Indonesia – si è ricordato durante il meeting – i giovani, e fra loro i giovani cristiani, hanno una avuto un ruolo importante: dai tempi del “Budi Utomo” (“Prima filosofia”), il primo movimento nazionalista indonesiano del 1908, passando per il “Giuramento dei giovani” nel 1928, fino al movimento per l’indipendenza del 1945 e, in tempi recenti, fino alla spinta riformista del 1998. Anche oggi l’Indonesia è una nazione giovane, che punta molto sui giovani. Questo è in linea con il punto di vista della Chiesa cattolica, che riconosce le giovani generazioni come “bene prezioso per la nazione e per la Chiesa”. Per questo la comunità cristiana cura la loro crescita emotiva, intellettuale e spirituale: in tal modo si contribuisce al bene comune dell’intero paese. I giovani indonesiani, conclude p. Sunaryo, stanno prendendo coscienza di questa responsabilità, come avviene nella diocesi di Palangkaraya, e intendono fare del loro meglio per costruire una società e una nazione migliore. (PA) (Agenzia Fides 2/7/2011)


Condividi: