AMERICA/BOLIVIA - "Metti le scarpe di un rifugiato e fai il primo passo per capire la loro situazione"

martedì, 21 giugno 2011

La Paz (Agenzia Fides) – "Metti le scarpe di un rifugiato e fai il primo passo per capire la loro situazione": questo il tema della campagna lanciata in America Latina dalla Pastorale della Mobilità Umana (per i Migranti), che appartiene all'Area di Promozione Umana della Conferenza Episcopale della Bolivia, insieme all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR), in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato e nell'anniversario dei 60 anni dalla convenzione del 1951. Secondo la nota inviata all’Agenzia Fides dalla Pastorale della Mobilità Umana, questo invito a "mettersi nei panni di un rifugiato" è anche un invito a sfidare l'intolleranza e il disprezzo per le persone che, per salvare le loro vite, hanno perso tutto, tranne "la determinazione di ricominciare".
Nella nota si legge che in Bolivia, le persone con lo status di rifugiato sono circa 700, tra adulti e bambini provenienti da paesi diversi, tra cui Perù, Colombia, Iraq, Camerun, Cuba ed altri ancora. La maggior parte di loro vive a la Paz, Cochabamba e Santa Cruz. Sono vulnerabili sia perché molti di loro sono perseguitati dal paese d’origine, inoltre perché vivono l'incertezza di una nuova situazione di vita nel paese di asilo. “Nonostante queste limitazioni, i rifugiati fanno gli sforzi necessari per integrarsi ed impegnarsi per lo sviluppo della società che apre loro le braccia e gli permette di formare la loro nuova casa”. La nota continua: “lo stato della Bolivia, in riferimento alla convenzione del 1951 per lo Statuto dei rifugiati e al suo impegno di realizzare azioni per salvaguardare e proteggere i rifugiati in Bolivia, ha dato attuazione al Decreto Supremo 28329 che crea la Commissione nazionale per i rifugiati (CONARE) e stabilisce le procedure per determinare lo status di rifugiato in Bolivia”. Le nuove realtà nel contesto attuale dei rifugiati e i settori della società civile interessati, hanno iniziato la stesura di una legge che sia concorde con la nuova Costituzione dello Stato, con gli accordi e i trattati internazionali, e soprattutto che risponda alle necessità delle persone che hanno chiesto la protezione internazionale in Bolivia. La nota si conclude con un appello a sforzarsi di comprendere la situazione dei rifugiati. (CE) (Agenzia Fides, 21/06/2011)


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