AMERICA/VENEZUELA - “Un motivo di vergogna e di lutto” la situazione nelle carceri dopo gli ultimi scontri armati che hanno causato morti e feriti

sabato, 18 giugno 2011

Caracas (Agenzia Fides) – I terribili atti di violenza avvenuti in questi ultimi giorni nelle carceri del Venezuela – particolarmente nell’Internado Judicial Capital El Rodeo I a Guatire, nello stato di Miranda - di cui ancora oggi non si conosce il numero esatto dei morti, hanno spinto i Vescovi della Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale del Venezuela (CEV) a pubblicare un documento sulla situazione delle carceri, di cui è stata inviata copia all’Agenzia Fides dalla Caritas Venezuela. Il documento segnala 37 morti e decine di feriti gravi, secondo cifre non ufficiali raccolte dai familiari dei prigionieri.
Il testo denuncia: "Questi fatti in cui i detenuti si scontrano fra loro e contro le forze di sicurezza dello Stato usando armi da fuoco, confermano in modo scandaloso e vergognoso quello che è stato riportato di continuo e da molti anni: le autorità dello stato venezuelano non solo violano il mandato costituzionale sancito dall'articolo 272 della Costituzione della Repubblica Bolivariana del Venezuela, ma hanno completamente abbandonato la loro responsabilità di salvaguardare la vita e l'integrità fisica delle persone detenute e punite con il carcere, per consentire l'azione sfrontata e aperta di bande e mafie interne, che esercitano il controllo assoluto all'interno dei locali dei detenuti e del penitenziario, perfino con l'uso delle armi, con la complicità delle autorità del paese”.
I Vescovi parlano della responsabilità dello stato e dell’indifferenza che si vive a livello istituzionale, come si legge più avanti: “L'autorità dello Stato venezuelano non può abdicare in alcun modo dalla sua autorità e dai suoi obblighi in materia di diritti e garanzie dei detenuti nelle carceri, e in nessun modo deve essere considerato con indifferenza o come qualcosa di normale che nelle carceri del Venezuela non solo ci sia il sovraffollamento, la corruzione, la mancanza di servizi di base, i ritardi procedurali e la mancanza di registrazione della popolazione carceraria, ma anche che lo stato consenta alle bande criminali e alle mafie di imporre la loro legge all'interno delle carceri. Questa è una situazione gravissima, con delle conseguenze che le autorità non possono evitare”.
Nel testo, firmato dal Presidente della Commissione Giustizia e Pace e Vice-Presidente della CEV, Sua Ecc. Mons. Roberto Luckert Leon, Arcivescovo di Koro, i Vescovi esprimono la loro solidarietà ai prigionieri e alle loro famiglie. Il testo conclude affermando che la situazione attuale nelle prigioni del Venezuela "non cessa di essere per lo Stato venezuelano e per la nostra intera società in generale, un motivo di vergogna e di lutto."
Il documento porta la data del 16 giugno, perché i fatti a cui si riferisce sono accaduti nel fine settimana precedente (11 e 12 giugno), purtroppo però le notizie diffuse delle agenzie e dalla stampa locale riferiscono di altri violenti scontri armati verificatisi nelle ultime ore, con numerose vittime e feriti, sempre nella zona di Miranda a El Rodeo.(CE) (Agenzia Fides, 18/06/2011)


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