AMERICA/MESSICO - “La lotta contro le droghe deve essere globale” ribadiscono i Vescovi

venerdì, 3 giugno 2011

Città del Messico (Agenzia Fides) – La Conferenza Episcopale del Messico (CEM) ha respinto la richiesta di alcuni leader latino americani di legalizzare il consumo della mariuana. “La lotta contro le droghe deve essere un impegno globale, non una azione unilaterale. Di conseguenza, se una nazione permette il consumo di una droga, tanta gente proveniente da altri paesi si sentirà libera di recarsi in quel paese, e lo Stato in causa non sarebbe in grado di affrontare i garvi problemi di salute che ne deriverebbero” ha dichiarato Sua Ecc. Mons. Carlos Aguiar Retes, Arcivescovo di Tlalnepantla e Presidente della CEM. Inoltre, ha aggiunto Mons. Retes, recentemente nominato Presidente del Consiglio Episcopale Latinoamericano (CELAM), legalizzare la mariuana in Messico in questo momento sarebbe oltretutto inopportuno, visto che il governo è impegnato a combattere il narcotraffico.
Durante una conferenza stampa nel corso della 91a Assemblea plenaria della CEM, il principale rappresentante della gerarchia cattolica messicana ha elogiato la lotta al narcotraffico avviata dal presidente Felipe Calderón. In un messaggio lanciato dalla CEM, i Vescovi del paese hanno espresso la loro preoccupazione di fronte “all’aumento dei gruppi criminali” e confermato il loro appoggio al governo per combatterli. Proprio in questi giorni The Global Commission on Drug Policy ha sollecitato l’adozione di modelli di legalizzazione e regolamentazione del consumo di droghe, “soprattutto mariuana”, al fine di “annullare il potere delle organizzazioni criminali e dare sicurezza e salvaguardia alla salute dei cittadini”. In un documento, la Commissione ha dichiarato che “la guerra contro le droghe non ne ha ridotto il consumo, ma ha riempito le carceri, costa milioni di dollari, ha aumentato la delinquenza organizzata e causato migliaia di morti”. (AP) (3/6/2011 Agenzia Fides)


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