AMERICA/MESSICO - Marcia per la Pace: “le autorità non devono avere paura dI ascoltare la voce dei cittadini” dice il Vescovo di Saltillo

sabato, 7 maggio 2011

Cuernavaca (Agenzia Fides) – E' iniziata il 5 maggio, nella città messicana di Cuernavaca, nello stato di Morelos, la "Marcia per la pace, con giustizia e dignità". A questa marcia hanno aderito oltre 150 organizzazioni sociali ed altre personalità. Il percorso di 85 chilometri parte da Cuernavaca e raggiungerà la capitale, Città del Messico, con lo scopo di chiedere la fine della militarizzazione promossa dalla guerra al narcotrafico. Al momento della partenza, erano circa mille i partecipanti a questa marcia che attraversa il Messico per dire basta alla violenza che ha causato circa 40.000 morti dal 2006.
Uno dei partecipanti nelle prime file della marcia è Mons. Raúl Vera, vescovo della diocesi di Saltillo, 65 anni, che è diventato una voce forte nella difesa dei minatori del nord, vittime frequenti di incidenti, e anche degli abusi delle "mine aperte" per l'estrazione del carbone (vedi Fides 06/05/2011). Mons. Vera ha detto che le autorità non devono avere paura di ascoltare la voce dei cittadini. "Non si tratta di difendersi, non c’è motivo di avere paura" ha detto il Vescovo dopo che la marcia è arrivata alla prima tappa, a Coajomulco.
All'inizio della marcia uno degli organizzatori molto conosciuto, il poeta e scrittore Javier Sicilia, a cui la malavita ha ucciso il figlio di 24 anni insieme ad altre sei persone, ha dichiarato: "Stiamo andando a Città del Messico per chiedere alle autorità di prendersi cura di questo paese altrimenti arriverà il disastro totale, e di fare un patto per reindirizzare la vita di questo paese. Bisogna dargli un buon tessuto sociale, perché senza questo non si può esprimere niente nella politica, nella società civile e nei processi democratici". (CE) (Agenzia Fides, 07/05/2011)


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