AMERICA/MESSICO - La tratta dei migranti, “omissione criminale”; la Chiesa denuncia la mancanza di azioni preventive

martedì, 5 aprile 2011

Messico (Agenzia Fides) – La Chiesa cattolica in Messico ha denunciato che i profitti che la criminalità organizzata trae dal traffico di clandestini messicani verso gli Stati Uniti, offendono e scandalizzano la società messicana. Antonio Mazzitelli, rappresentante regionale dell'Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC) per il Messico, America Centrale e Caraibi, ha riferito recentemente che tale business illecito genera dividendi annuali vicini ai 6.600 milioni di dollari, derivanti esclusivamente dal traffico degli immigrati messicani. Le autorità cattoliche del Messico hanno commentato che la tratta di persone "crea un capitale esorbitante, che continua ad alimentare un’organizzazione criminale mostruosa".
Secondo l'ultimo editoriale (3 aprile) inviato all’Agenzia Fides dal Sistema Informativo dell’Arcidiocesi di Mexico, quest’indignazione deriva dal fatto che “né le autorità nordamericane né le autorità messicane hanno fatto abbastanza per tutelare la dignità e i diritti umani dei migranti, e non esiste neppure il tentativo di mettere in agenda la riforma migratoria che possa portare benefici ad entrambi i paesi”. “La migrazione forzata e la coercizione dei migranti non possono che portare dolore e vergogna alla società messicana” è scritto nell'editoriale che ha un titolo significativo: “La tratta dei migranti, omissione criminale”. (CE) (Agenzia Fides, 05/04/2011)


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