New Delhi (Agenzia Fides) – Dolore nella comunità cristiana in India per nuovi episodi di violenza ai danni della comunità. Una chiesa cristiana in Kerala, stato del Sud dell’India, è stata bruciata e completamene distrutta. L’episodio, avvenuto il 23 marzo scorso, è stato riferito solo ora all’Agenzia Fides da fonti locai. La chiesa di Santa Maria, appartenente alla Chiesa ortodossa di rito siro-malankarese a Poddivatuvialla, è stata data alle fiamme da ignoti che la polizia sta cercando di individuare. I fedeli locali hanno manifestato amarezza e disappunto, anche perché il Kerala è uno stato dove i cristiani sono circa il 20 % della popolazione, e la comunità è molto visibile, apprezzata e radicata nella società, dunque azioni violente di gruppi estremisti indù sono davvero molto rare.
Un episodio attribuito alla prevaricazione dei gruppi estremisti indù si è invece verificato nei giorni scorsi nella diocesi di Jhabua (stato di Madhya Pradesh, India centrale), dove alcuni militanti hanno bloccato un veicolo che trasportava le statue per le stazioni della Via Crucis di una parrocchia cattolica di Jhapadra, e hanno distrutte le statue. I danni materiali ammontano ad almeno 500 dollari, ma la Chiesa locale rimarca la violenza e il danno spirituale, affermando di aver avvertito la polizia.
In un altro stato, il Rajasthan, (India settentrionale), la polizia ha arrestato due sospetti della violenza contro il Pastore Harish Ninama, che nel febbraio scorso era stato costretto a percorrere oltre 5 km nudo, sulla strada principale della città, deriso da alcuni giovani estremisti indù in motocicletta, che lo hanno insultato, spogliato e percosso (vedi Fides 9/3/2011).
Fonti di Fides in India commentano: “Questi episodi dimostrano che l’estremismo indù è presente, è diffuso dappertutto ed è un problema che va preso seriamente. I cristiani, come gli altri cittadini indiani, devono essere messi in condizione di godere dei loro diritti e della piena libertà religiosa”. (PA) (Agenzia Fides 29/3/2011)