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Islamabad (Agenzi Fides) – La nomina di Paul Bhatti, fratello del Ministro ucciso Shahbaz, come “Consigliere speciale” per le Minoranze religiose, all’interno del governo federale pakistano “può essere un segno di speranza per le minoranze” dicono fonti di Fides nella comunità cristiana in Pakistan. Ma, d’altra parte, “il governo è preso da problemi di corruzione, è molto debole e attraversa una fase molto difficile. I diritti e le condizioni delle minoranze religiose non sono una priorità per l’esecutivo, tantomeno lo è affrontare la questione della legge sulla blasfemia”, nota a Fides p. Mario Rodriguez, sacerdote di Karachi e Direttore delle Pontificie Opere Missionarie in Pakistan. “Dunque, per essere realisti, non c’è da aspettarsi grandi cambiamenti, data l’incerta situazione politica attuale” nota il sacerdote.
Anche alcuni cristiani pakistani, membri della rete “Cittadini per la Democrazia”, interpellati da Fides, sollevano dubbi sul futuro: “Paul Bhatti avrà poteri di Ministro ma non sarà nominato Ministro solo per i giochi politici. Il governo vuole riservare un seggio ministeriale a qualche altro uomo politico. Comunque l’importante è che gli siano conferiti pieni poteri, inclusa l’autonomia di gestione del budget, perchè possa continuare a tessere la rete dei rapporti internazionali che Shahbaz aveva. Chiediamo che questa non sia solo un nomina di facciata ma che il governo appoggi realmente Bhatti nella difesa dei diritti e nella promozione economica e sociale delle minoranze religiose”.
Secondo l’Associazione dei Pakistani Cristiani in Italia, “Bhatti è comunque un uomo di buona volontà, è persona trasparente che vuole fare sinceramente del bene alla nazione, per questo c’è da felicitarsi per la scelta. Bhatti potrà continuare la missione del fratello. Accogliamo la sua nomina con gioia e con speranza”. (PA) (Agenzia Fides 24/3/2011)
