ASIA/MYANMAR - Oltre il 30% dei casi di tubercolosi non viene rilevato

giovedì, 24 marzo 2011

Yangon (Agenzia Fides) - Secondo una recente indagine nazionale sulla prevalenza della tubercolosi (TB) in Myanmar, condotta tra il 2009 e il 2010 e ancora in corso, risulta che una grande percentuale di casi non viene rilevato. Nel 2010, sulla base delle stime del 2009 non ancora confermate dagli ultimi studi, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha registrato 300 mila casi di TB su una popolazione totale di 53 milioni di abitanti. Inoltre sono stati individuati solo il 64% dei nuovi casi. L’indagine più recente, portata avanti dal programma nazionale del Governo sulla TB su 51.367 persone in 70 aree geografiche, ha confermato le cifre del 2009. Dei circa 597 contagi ogni 100.000 in tutto il paese (316.410 su 53 milioni), la maggior parte riguarda uomini che vivono nelle aree urbane, dove la pandemia raddoppia rispetto alle zone rurali. Spesso le persone colpite da TB non sanno di esserlo, o vivono lontano dai centri sanitari e sono prive di assistenza medica. Alcuni iniziano le cure ma poi lasciano appena si sentono meglio, rischiando di peggiorare il loro quadro clinico. Ogni anno muoiono di questa pandemia circa 1.7 milioni di persone, e secondo l’Oms, nel 2009 si è verificato un numero globale di nuovi casi (oltre 9 milioni, il 55% in Asia) molto più elevato rispetto ad altri periodi storici. Il Myanmar è uno dei paesi con i più alti tassi di prevalenza di TB. (AP) (24/3/2011 Agenzia Fides)


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