AMERICA/MESSICO - Un “visto umanitario” di 2 mesi per gli emigrati centroamericani: la proposta del Vescovo di Saltillo e di altri organismi

venerdì, 11 marzo 2011

Saltillo (Agenzia Fides) – La diocesi di Saltillo, il Centro Diritti Umani Miguel Agustín Pro Juárez, la fondazione Rafto (Norvegia) e la Commissione Pastorale della Mobilità Umana della Conferenza Episcopale Messicana, insieme ad altri gruppi ed organismi, vogliono presentare alla Commissione sulla Popolazione della Camera dei Deputati messicana una proposta: il Messico conceda agli emigranti centroamericani "un visto umanitario" temporaneo.
Nel corso di una conferenza stampa, il Vescovo di Saltillo, Mons. Raul Vera, ha affermato: poichè la riforma dell'immigrazione da parte del Senato, fatta qualche settimana fa, continua a sostenere la criminalizzazione degli emigrati dell'America centrale, si richiede la possibilità di concedere questo documento con il quale il Messico potrebbe rappresentare un esempio per tutto il mondo e potrebbe anche acquisire una autorità morale per chiedere un trattamento dignitoso dei messicani che emigrano negli Stati Uniti. Della possibilità di tale documento si è già parlato anche all’estero (vedi Fides 15/02/2011).
Questo visto umanitario "sarebbe temporaneo e verrebbe rilasciato solo a coloro che desiderano attraversare il territorio messicano, soprattutto dal sud fino al confine nord del paese", inoltre per potere averlo "non sarebbe necessario avere un conto corrente bancario o dimostrare di avere dei contratti di lavoro, la residenza, lo stato di immigrazione o altre informazioni" ha spiegato Mons. Vera.
Il visto, che avrebbe una validità di due mesi, consentirebbe anche ai migranti di non prendere strade pericolose o diventare vittime di rapimenti ed estorsioni da parte del crimine organizzato. Mons. Vera ha sottolineato che in questo modo i migranti potrebbero servirsi dei mezzi pubblici senza problemi, e quindi si toglierebbe alla criminalità la possibilità reale di raccogliere fino a 50 milioni di dollari americani all'anno, ottenuti con i sequestri dei migranti. (CE) (Agenzia Fides, 11/03/2011)


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