AMERICA/MESSICO - Approvata dal Senato la legge sull’immigrazione: “il Messico che vogliamo vedere è proprio questo” commenta p. Solalinde

venerdì, 25 febbraio 2011

Città del Messico (Agenzia Fides) – Il Senato messicano ha approvato un progetto di legge sull'immigrazione che, per la prima volta, impedirà di criminalizzare gli stranieri privi di documenti in territorio messicano, indipendentemente dalla loro origine, nazionalità, sesso o situazione di immigrato. Secondo le informazioni raccolte dall’Agenzia Fides, diversi gruppi internazionali e nazionali a favore dei migranti, e più di una dozzina di deputati dell'opposizione hanno lottato per questa legge chiedendo una normativa "sensibile" per garantire una legge equa e a protezione dei diritti umani.
"Nessuno può essere dichiarato illegale a causa della sua condizione di immigrato e dovranno esistere sufficienti garanzie in Messico perché cittadini di altri paesi possano transitarvi” ricorda la legge approvata. Il nuovo testo, che passerà ancora alla Camera dei Deputati, riconosce agli immigrati il diritto alla loro personalità giuridica, l'accesso all'istruzione, il servizio medico di emergenza, l’accesso al registro di stato civile e alla giustizia.
Proprio due giorni fa, i Vescovi della Caritas, i Presidenti e i Direttori nazionali della Caritas del Centroamerica, Messico e Panama (Camexpa), si erano riuniti a Città del Messico per trattare il problema che sta assumendo dimensioni enormi: in modo particolare il legame con la violenza che deriva dal crimine organizzato, la povertà estrema che spinge all’emigrazione e i diversi attentati alla dignità umana. Padre Alejandro Solalinde, direttore della Casa "Hermanos en el Camino", che si trova a Ixtepec, Oaxaca, ha accolto favorevolmente l'approvazione della Legge sull'Immigrazione, che considera una speranza nel cambio del paese. “Stiamo per vedere un evento unico nella storia. Il Messico che vogliamo vedere è proprio questo, camminare insieme, unirci tutti per il Messico, lasciando ogni egoismo e divisione, pensare tutti al Messico, è possibile” ha detto padre Solalinde alla stampa locale. (CE) (Agenzia Fides, 25/02/2011)


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