ASIA/INDONESIA - La società civile: focus sulla corruzione, che alimenta la violenza

lunedì, 14 febbraio 2011

Giacarta (Agenzia Fides) – Gli episodi di intolleranza e di violenza interreligiosa che hanno caratterizzato gli ultimi tempi (vedi Fides 7/2 e 8/2 2011) “sono azioni programmate che servono a distogliere l’attenzione, nazionale e internazionale, sul problema più grave che affligge la nazione: la corruzione”: è quanto spiega all’Agenzia Fides il gesuita p. Ignazio Ismartono, impegnato nel dialogo interreligioso e per anni responsabile del Centro di Crisi e Riconciliazione in seno alla Conferenza Episcopale dell’Indonesia.
Il gesuita riferisce a Fides che la società civile, attraverso un forum di organizzazioni cristiane e musulmane, si sta dando da fare per sensibilizzare le coscienze, denunciare e intraprendere azioni concrete per contrastare il fenomeno della corruzione che “preoccupa quanto e più della violenza”. Spesso questa è “alimentata ad arte per danneggiare l’armonia sociale e monopolizzare l’attenzione dei mass-media e dell’opinione pubblica”, mettendo in secondo piano gli scandali e i problemi che toccano che gli alti vertici dello stato.
Fra l’altro la corruzione, aggiunge p. Ismartono, è un fenomeno che, sottraendo risorse dovrebbero essere destinate allo sviluppo, è “responsabile della povertà e del disagio che contribuiscono ad alimentare le tensioni sociali”.
Fra le nuove attività che la società civile indonesiana ha lanciato in questo campo, vi è un nuovo “Centro di raccolta dati contro la corruzione”, inaugurato ieri, 13 febbraio a Solo, città nell’arcidiocesi di Semarang (Giva centrale), da un gruppo di giovani impegnati per i diritti umani, aderenti ad associazioni ogni matrice e confessione. Alla cerimonia di inaugurazione del nuovo Osservatorio ha partecipato P. Benny Susetyo, Segretario Esecutivo della Commissione per il Dialogo Interreligioso della Conferenza Episcopale, portando l’augurio dei Vescovi, molto attenti ala questione morale nel paese. “La Chiesa – ha detto – promuove l'etica della trasparenza, e cerca di educare le coscienze ai valori dell’onestà, della dignità, del dono e del servizio” (PA) (Agenzia Fides 14/2/2011)


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