ASIA/PAKISTAN - Rimpasto di governo: sparirà il Ministero per le Minoranze religiose

lunedì, 7 febbraio 2011

Islamabad (Agenzia Fides) – Si avvicina un rimpasto di governo in Pakistan: mentre fervono le trattative fra i leader politici, l’esecutivo guidato dal premier Yousaf Raza Gilani, del Pakistan People’s Party (PPP), subirà una drastica riduzione di ministeri, e fra quelli soppressi vi sarà il Ministero per le Minoranze Religiose, attualmente guidato dal ministro cattolico Shahbaz Bhatti. Il Ministero, informano fonti di Fides in Pakistan, diventerà probabilmente un dipartimento del Ministero per gli Affari Religiosi.
Fra le minoranze cristiane circolano timori: “L’eliminazione del Ministero significherà un grave danno per la tutela dei diritti delle minoranze religiose. Non vi sarà più nessuno che metterà in dubbio la legittimità della legge sulla blasfemia. E’ un passo indietro per il rispetto dei diritti umani”, notano fonti di Fides nella comunità cristiana.
In un colloquio con Fides, Peter Jacob, Segretario della Commissione “Giustizia e Pace” considera altri aspetti della questione: “Va detto che quel Ministero è sempre stato, per il Governo, una sorta di alibi e uno specchietto per le allodole. Guardando gli ultimi anni, non vi sono stati provvedimenti governativi e risultati concreti in favore delle minoranze religiose, per eliminare le discriminazioni. Vogliamo che tutti i membri del governo abbiano chiaro il tema della difesa dei diritti umani di tutti i cittadini. Per questo auspichiamo che il Ministero per le Minoranze sia assorbito dal Ministero per i Diritti Umani”.
Anche Sua Ecc. Mons. Lawrence Saldanha, Arcivescovo di Lahore e Presidente della Conferenza Episcopale pakistana, dice a Fides: “Che vi sia o non vi sia un Ministero per le Minoranze, la nostra posizione verso il governo non cambia: al governo chiediamo rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali delle minoranze religiose, fra le quali i cristiani. Urge lavorare per abbattere le discriminazioni sociali e per promuovere lo sviluppo socio-economico delle nostre comunità. Continueremo a invocare l’abolizione della legge sulla blasfemia, anche se vediamo che ora, dopo le manifestazioni e gli avvenimenti degli ultimi mesi, la situazione è in fase di stallo”.
Da oltre una settimana, fra l’altro, sul sito del governo pakistano il rimando alla pagina web del Ministero delle Minoranze è inaccessibile. Questo impedisce di vedere tutte le attività promosse dal Ministero guidato da Bhatti. Il 4 febbraio il Ministro ha incontrato a Washington il Segretario di Stato USA, Hillary Clinton, che ha ribadito il sostegno degli Stati Uniti alla promozione dei diritti umani e della piena libertà religiosa in Pakistan.
Secondo fonti di Fides, i ripetuti appelli e le manifestazioni della comunità internazionale sono fra le ragioni che hanno generato la volontà di sopprimere il Ministero per le Minoranze. La politica pakistana “intende, in tal modo, ribadire la sua indipendenza e l’ostilità verso ogni interferenza esterna”. Il rimpasto di governo mette il luce la debolezza del Pakistan People’s Party, costretto ad allearsi con partiti islamici che ne stanno condizionando pesantemente l’operato. (PA) (Agenzia Fides 7/2/2011)


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