ASIA/PAKISTAN - Anche l’emergenza morbillo per le vittime delle alluvioni

mercoledì, 24 novembre 2010

Dadu (Agenzia Fides) – Continua la preoccupazione in Pakistan per le emergenze sanitarie. Dopo malaria, tifo, dengue, colera (vedi Fides 21/10/2010), ora una grave epidemia di morbillo ha già fatto registrare 11 vittime tra i bambini del distretto di Dadu, nella provincia del Sindh meridionale. In molte zone rurali dove mancano le strutture sanitarie, le ostetriche sono impegnate a prestare anche i servizi sanitari di base. Gli operatori della salute di Dadu hanno ordinato l'apertura di altri centri di vaccinazione negli ospedali oltre all'allestimento di campi dove poterne effettuare altre e raggiungere un maggior numero di contagiati. La situazione sembra essere sotto controllo. Secondo le autorità sanitarie locali nelle ultime due settimane sono stati vaccinati circa 4 mila bambini. Inoltre tra gli sfollati la copertura del morbillo è del 95%. Questa malattia ha ucciso fino a 58 bambini al giorno e le epidemie continuano a registrarsi in diverse parti del paese.
Secondo l'Oms ogni anno i bambini contagiati sono 2.1 milioni, mentre i decessi dovuti a complicazioni sono circa 21 mila. Secondo fonti di Islamabad, i mezzi migliori per prevenire il morbillo sono le vaccinazioni oltre ad una sana alimentazione e alla somministrazione di vitamina A, per migliorare le difese immunitarie. In particolare, in situazioni come questa attuale del Pakistan in cui la popolazione, a causa delle inondazioni, è costretta a vivere a strettissimo contatto gli uni con gli altri nei campi, i livelli igienici e la scarsa alimentazione favoriscono la diffusione e il contagio della malattia. Secondo l'Oms, oltre ai morti registrati nel distretto di Dadu, sono stati riportati otto casi a Ghotki, altri 20 a Dadu, 11 a Kashmore e 3 a Naushero Feroze tutti nella provincia del Sindh. Al di fuori della provincia è stato registrato finora un unico caso in quella settentrionale di Khyber-Pakhtoonkh'wa. (AP) (24/11/2010 Agenzia Fides)


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