ASIA/PAKISTAN - La difesa legale di Asia Bibi assunta dai cristiani pakistani all’estero

venerdì, 19 novembre 2010

Islamabad (Agenzia Fides) – E’ la comunità cristiana pakistana nel Regno Unito ad aver assunto direttamente il caso di Asia Bibi e a provvedere all’assistenza legale della donna. La comunità pakistana nel Regno Unito conta di oltre un milione di persone di immigrati di prima generazione, di cui circa 70mila cristiani.
Nonostante l’interessamento di numerose Ong di ispirazione cristiana con sede in Pakistan – nonchè la generosa offerta di alcuni eminenti avvocati musulmani come Muhammad Aslam Khaki – il caso di Asia Bibi è gestito oggi dalla “Masih Foundation”, guidata da Haroon Barket Masih, facoltoso cristiano pakistano che risiede nel Regno Unito. La Fondazione ha assunto la difesa di Asia e ha scelto gli avvocati di altissimo profilo che stanno curando l’appello presso l’Alta Corte di Lahore. La Fondazione provvede anche assistenza ai familiari della donna, attualmente trasferitisi a Lahore. Come riferito a Fides, nei prossimi giorni la Fondazione Masih renderà noti particolari sulla vicenda legale e sui colloqui intercorsi con esponenti governativi, in attesa della prima udienza davanti all’Alta Corte. La tradizione giuridica anglosassone, notano fonti di Fides, “rappresenta una garanzia per il caso di Asia”, mentre tutti si attendono che la Corte disponga nuove indagini e nuovi accertamenti sul caso.
Il sostegno della comunità pakistana in Inghilterra si è fatto concreto: la “British Pakistani Christian Association” ha lanciato una petizione al governo inglese per il rilascio di Asia Bibi e l’abolizione della legge sulla blasfemia; ha inoltre annunciato un contributo di 25mila sterline per coprire le spese processuali e per assicurare ad Asia una difesa legale di altissimo livello. (PA) (Agenzia Fides 19/11/2010)


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