Novosibirsk (Agenzia Fides) - Il Vescovo della diocesi della Trasfigurazione a Novosibirsk, Sua Ecc. Mons. Joseph Werth, ha ordinato ieri, domenica 27 giugno 2004, i primi due sacerdoti autoctoni per la Chiesa della Siberia Occidentale. Lo riferisce la sezione tedesca dell’Opera di diritto pontificio “Aiuto alla Chiesa che Soffre” (ACS).
“La mia diocesi ha una superficie di quattro milioni di chilometri quadrati e circa 50.000 cattolici battezzati dei quali 10.000 praticano la loro fede” dice Mons. Werth, che sottolinea quanto sia “estremamente difficile” il servizio pastorale fra questi fedeli in un territorio cosi esteso. La maggior parte dei fedeli cattolici appartiene a diverse minoranze etniche come polacchi, tedeschi o lituani. “Molti dei 48 sacerdoti che attualmente svolgono il loro servizio nella mia diocesi sono stranieri e vengono da Polonia, Germania, Slovacchia, Italia e Stati Uniti.”
Come spiega il Vescovo, che è nativo del Kazachistan, non è sempre facile ottenere dei permessi di soggiorno per questi missionari. “Ci sono tanti ostacoli burocratici” dice Mons. Werth, che sottolinea come dopo 70 anni di dittatura comunista e di un ateismo nell’ ex Unione Sovietica, fra le priorità della sua diocesi c’è soprattutto la costruzione delle strutture ecclesiastiche. (MS) (Agenzia Fides, 28/6/2004 - 16 righe, 202 parole)