Istanbul (Agenzia Fides) – La via giusta nei rapporti fra le religioni è quella del dialogo e del rispetto, non quella del “proselitismo”: è quanto ha dichiarato il prof. Ali Bardakoğlu Presidente degli Affari Religiosi della Turchia.
In una intervista al quotidiano “Radikal”, Ali Bardakoğlu, parlando in qualità rappresentante di oltre 72 milioni di musulmani turchi, ha sottolineato che “l’obiettivo dei musulmani non è quello di convertire all’islam i membri delle altre religioni” e di aspettarsi lo stesso atteggiamento dai credenti delle altre comunità. Il leader islamico ha ricordato a tal proposito “la propaganda del cristianesimo e le attività missionarie” compiute da alcune comunità, che hanno sollevato nel paese la questione del proselitismo.
Non si vuole impedire il cammino delle altre comunità, ha detto, ma deplorare “le attività missionarie usate come strumento politico”. Tali attività, ha notato, nuocciono alla pace e alle relazioni fra le religioni, che vanno basate sul rispetto e sul dialogo.
I leader cattolici in Turchia condividono questa impostazione dialogica, ma sottolineano che occorre tener presenti le differenze interne e gli squilibri ancora esistenti nei rapporti fra l’islam e le altre religioni. In un recente intervento, il Vicario Apostolico di Istanbul, Mons. Louis Pelâtre ha rimarcato che “l’islam è una realtà dalle diverse sfumature, come lo è il cristianesimo. In Turchia il 99% della popolazione è musulmana ma l’islam non è una realtà monolitica. La Turchia ha compiuto progressi nel campo del rispetto dei diritti delle minoranze cristiane nel paese. Ma come comunità cattolica attendiamo ancora oggi il riconoscimento dello status giuridico della Chiesa in Turchia”. (PA) (Agenzia Fides 27/10/2010)