AMERICA/BRASILE - Aumentano le religiose impegnate contro il traffico di esseri umani

martedì, 19 ottobre 2010

Salvador de Bahia (Agenzia Fides) – Si è concluso a Salvador de Bahia, l'incontro delle religiose della Rete "un Grito por la Vida", che ha preparato 27 persone delle regioni del nord e nord-est del Brasile ad operare per prevenire il traffico di esseri umani. L'incontro è iniziato il 14 ottobre e ha avuto un risultato positivo, come ha affermato suor Gabriela Bottani, membro brasiliano della Rete.
Durante l'incontro sono stati presentati studi sul traffico di esseri umani prendendo come base del materiale didattico, diverse inchieste e perfino studi biblici. Uno dei temi considerati più urgenti da affrontare, secondo la Rete, è stato lo sfruttamento sessuale di donne e bambini.
Sono stati utilizzati anche dati ufficiali dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) su questo crimine transnazionale, così come i dati dell'Istituto di Ricerca Nazionale sul traffico di donne, bambini e adolescenti (PESTRAF, 2002) che permettono di approfondire gli aspetti legati a questa problematica.
L'obiettivo dell'incontro è stato quello di formare "moltiplicatori" (formatori che possano a loro volta formare altre persone) nella prevenzione della tratta di esseri umani e promuovere il rafforzamento della Rete nella regione. Secondo Suor Gabriela, sono stati rappresentati nella riunione gli stati di Rondonia e Pará nel Nord, e Bahia, Pernambuco, Alagoas, Ceará e Maranhão nella regione di Nord-Est.
Dopo questa formazione ricevuta, i partecipanti potranno formare dei nuclei nelle loro aree di competenza, per comunicare ad altri ciò che hanno imparato, per allertare sui pericoli della tratta di esseri umani. "È necessario avere e disporre di una presenza diffusa, vale a dire, arrivare a molti luoghi diversi, per sensibilizzare quante più persone possibile" ha messo in rilievo Suor Gabriela.
Dalla nota inviata all’Agenzia Fides, si apprende che per il 2011 è in calendario un incontro di religiose a Foz do Iguaçu, in Paraná, al fine di rafforzare e ampliare ulteriormente le attività della Rete "un Grito por la Vida". "Le persone si stanno rendendo conto di quanto sia importante il lavoro delle religiose, e stiamo creando delle opportunità per far partecipare anche i laici" ha concluso Suor Gabriela.
La Rete "un Grito por la Vida" è strettamente legata alla Conferenza dei Religiosi del Brasile (CBR) e agisce nella prevenzione della tratta di esseri umani con lavori di sensibilizzazione, soprattutto tra le comunità e con i gruppi più a rischio di cadere vittime di questo crimine organizzato. (CE) (Agenzia Fides, 19/10/2010)


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