ASIA/INDIA - Allarme prostituzione in vista dei giochi del Commonwealth

giovedì, 30 settembre 2010

Shillong (Agenzia Fides) – “E’ un fenomeno che va avanti da tempo: da oltre un anno agenzie di lavoro con sede a Delhi, Bangalore, Mumbai e altre città indiane, vengono nel Nordest dell’India alla ricerca di ragazze , offrendo loro lavoro per il periodo dei Giochi del Commonwealth. Ma spesso si tratta di faccendieri intermediari che usano tale escamotage per adescare le ragazze e avviarle alla prostituzione. Oltre 40mila ragazze sono state reclutate e rischiano di essere vittime del racket dello sfruttamento e della prostituzione”: è quanto denuncia in un colloquio con l’Agenzia Fides Hasina Kharbih,
Presidente della “Impulse Ong Network”, associazione con sede a Shillong, nello stato di Meghalaya (India nordest), impegnata in difesa delle donne e dei bambini, soprattutto vittime del trafficanti di esseri umani alle frontiere fra India, Cina, Nepal, Myanmar. L’Agenzia Fides ha già raccolto l’allarme di altre organizzazioni della società civile, sull’aumento del traffico di esseri umani in occasione dei giochi (vedi Fides 29/9/2010).
“Con l’approssimarsi del Giochi del Commonwealth (dal 3 al 14 ottobre), si prevede un grande afflusso di pubblico. Le agenzie dei trafficanti si sono mosse per tempo. Ne abbiamo monitorate più di 40: sono sbarcate sul territorio alla ricerca di ragazze di bella presenza e di buone proprietà comunicative, lavorando nelle assunzioni a pieno ritmo. Un annuncio sui giornali, un colloquio in hotel, e si sottoscrive un contratto di lavoro come accompagnatrice turistica o nel settore generico dei servizi. Ma è una dicitura che nasconde un inganno e porta alla prostituzione”, spiega Kharbih a Fides.
“Impulse Network ha raccolto prove di questo inganno. Abbiamo salvato delle ragazze minorenni, per quelle maggiorenni non possiamo fare nulla: chiediamo loro di prestare la massima attenzione e di controllare le credenziali delle agenzie che offrono lavoro”, dice, lanciando un appello: “Al governo indiano chiediamo di garantire il rispetto dell’art. 23 della Costituzione che vieta il traffico di esseri umani e il lavoro minorile. Consentire questo flusso e, di fatto, lasciare che cresca senza ostacoli la prostituzione, specialmente in occasione dei Giochi, è un vergogna per il paese”, conclude. (PA) (Agenzia Fides 30/9/2010)


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