Antananarivo (Agenzia Fides)- Il 17 novembre si terrà il referendum per approvare la nuova Costituzione del Madagascar, mentre il 20 dicembre si terranno le elezioni comunali. Quelle presidenziali sono previste nel maggio 2011. È quanto deciso al termine della conferenza nazionale che si è tenuta ad Antananarivo, capitale del Madagascar, la scorsa settimana.
“La conferenza nazionale è stata organizzata da un gruppo di notabili insieme ad alcune organizzazioni della società civile” spiega a Fides un redattore di Radio Don Bosco di Antananarivo. “Vi hanno partecipato delegati provenienti da tutti i distretti e le regioni del Paese, dai rappresentati di diversi partiti e di una parte della società civile. Quest’ultima è divisa tra una parte che ha riconosciuto la conferenza nazionale della scorsa settimana, che ha confermato la linea politica del Presidente dell’Alta Autorità di Transizione, Andry Rajoelina, e un’altra che si oppone al Presidente della Transizione che insiste nell’organizzare una seconda conferenza nazionale”.
“Alla Conferenza inoltre non hanno partecipato i rappresentanti delle 3 “mouvance” che fanno riferimento ai tre ex Presidenti, Marc Ravalomanana, Diedier Ratsiraka e Albert Zafy. Questi tre movimenti che avevano formato un’alleanza per opporsi a Rajoelina sono in realtà divisi al loro interno. Tutti e tre i movimenti hanno infatti registrato delle scissioni. Le ali scissioniste hanno addirittura partecipato alla conferenza nazionale anche se non si sono alleate a Rajoelina. Questi ultimi sviluppi si spiegano con la corsa ai posti di potere in previsione delle nuove elezioni” afferma la fonte di Fides.
La crisi malgascia sembra essere di fronte ad una svolta, dopo il fallimento di diverse conferenze internazionali che non sono riuscite a convincere i protagonisti della vita politica nazionale a gestire insieme la transizione per preparare nuove elezioni. “Entro il 4 ottobre deve essere presentata la nuova Costituzione che verrà sottoposta a referendum. I sindaci inoltre dovranno dimettersi 2 mesi prima delle elezioni comunali, per evitare che approfittino dei loro poteri a fini elettorali” riferisce la nostra fonte.
Nell’evoluzione politica del Madagascar occorre tenere conto dell’atteggiamento della comunità internazionale che come dice la fonte di Fides “non è unanime: la SADC (Comunità di Sviluppo dell’Africa del Sud), che appoggia l’ex Presidente Ravalomanana, in esilio in Sudafrica, si è opposta alla conferenza nazionale. La Francia sembra appoggiare il processo di transizione condotto da Rajoelina, mentre gli Stati Uniti, che in un primo momento erano contrari al Presidente della Transizione hanno adottato le linea del silenzio, anche perché non è stato ancora nominato un nuovo ambasciatore statunitense ad Antananarivo”. (L.M.) (Agenzia Fides 24/9/2010)