AMERICA/MESSICO - Emergenza per i bambini della comunità di Monte Albán

venerdì, 16 luglio 2010

Oaxaca (Agenzia Fides) – Dopo il terremoto che ha colpito il Messico lo scorso 30 giugno, si aggrava la situazione della mensa per i bambini di Monte Albán dove, in seguito ad un'ultima scossa c’é stata una nuova frana: i massi caduti dalla collina adiacente all’edificio sono arrivati a danneggiare le tubature dell’acqua della cucina. Fortunatamente il crollo è avvenuto di notte, quando nell’edificio non c’era nessuno. Siamo in Messico, nella periferia di Oaxaca, a soli 2 km dai famosi siti archeologici di Monte Albán, il quartiere dove l'Associazione Volontari per il Servizio Internazionale (AVSI) lavora dal 2003 per la campagna 'Tende' con il suo partner locale Dijo (Desarrollo Integral de la Juventud Oaxaquena) e anche con Cesal, ong spagnola partner del network. Per dare continuità al lavoro in corso a favore dei bambini e delle mamme della comunità di Monte Alban AVSI attualmente è impegnata per la costruzione del nuovo edificio che potrá ospitare il Centro educativo di Sviluppo Comunitario che possa accogliere così la mensa e le attività nutrizionali, l’asilo, il doposcuola e tutte le attività con le mamme.
Oggi Monte Albán è uno degli insediamenti urbani più problematici: qui 6 mila persone vivono in condizioni di grande povertà. Le case sono fatiscenti, hanno pavimenti di terra, muri di cartone e tetti di lamiera. I servizi alla persona sono inesistenti e le condizioni igieniche evidenziano gravi disagi sociali. Oltre a essere denutriti, i bambini hanno i pidocchi, parassiti e altre malattie della pelle. La maggior parte delle famiglie è formata da ragazze madri, che hanno il compito di mantenere l’economia familiare; i loro figli sono lasciati soli e molti, già dai 3 anni, iniziano a lavorare. L’abbandono scolastico è alto come l’analfabetismo degli adulti. Gli atti di nascita non sono previsti e così i figli non possono essere iscritti a scuola. In mancanza di una proposta per un futuro migliore, l’area è caratterizzata dalla violenza, anche armata, di bande sempre più giovani. (AP) (16/7/2010 Agenzia Fides)


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