Città del Messico (Agenzia Fides) – La Conferenza Episcopale Messicana (CEM) ha informato che per il prossimo Censimento della popolazione e delle abitazioni che si realizzerà il 31 maggio 2010 da parte dell’Istituto Nazionale di Statistica (INEGI), la classificazione delle religioni è “ambigua”, perché sotto la voce "Credo cristiano cattolico" ci sono dodici diverse opzioni di altrettante chiese e denominazioni. Quindi è di importanza fondamentale che i fedeli cattolici rispondano indicando chiaramente la loro appartenenza alla Chiesa cattolica romana, afferma un comunicato della Conferenza Episcopale di cui è giunta copia all’Agenzia Fides.
La lettera, inviata a tutti i Vescovi del Paese, alle case religiose e ai responsabili dei media cattolici, invita a far conoscere ai fedeli la necessità di rispondere in modo appropriato: "i nostri fedeli devono rispondere chiaramente all'identità come Cattolici Romani". Infatti alla voce "Credo cristiano cattolico" del questionario, l'INEGI associa alla Chiesa Cattolica Romana, altre denominazioni come "Católica Tradicional, Fraternidad Sacerdotal San Pío X, Sociedad Sacerdotal Trento, Iglesia Católica Nacional Mexicana, Iglesia Católica de los Apóstoles de los Tiempos Posteriores, Sociedad de San Pío X, Iglesia Católica Tridentina Rito Latino, Iglesia Católica de Rito Latino, Unión Católica Trento Mexicana, Iglesia Católica de Cristo Internacional e Iglesia Católica Apostólica Romana Reformada”.
Alcune diocesi del Messico, come l’Arcidiocesi di Acapulco, hanno insistito sull’importanza del censimento che si realizza ogni 10 anni. Solo nello stato di Guerrero, informa la nota dell’Arcidiocesi inviata a Fides, nell’anno 2000 il 90% della popolazione si dichiarava cattolica e il 3.5 % dichiarava di non appartenere a nessuna religione. Per questo è necessario rispondere al questionario con la verità. La Chiesa apprezza la realizzazione di questo censimento perché la conoscenza di queste informazioni è necessaria per prendere decisioni che possono recare beneficio tutti i messicani. Conoscere la verità della nostra situazione nazionale e nello stato di Guerrero ci aiuterà ad apprezzare ciò che siamo e ciò che abbiamo, per superare le carenze e adoperarsi per una maggiore giustizia sociale, solidarietà e libertà. Per fare questo, abbiamo bisogno della collaborazione responsabile di tutti, afferma il comunicato. (CE) (Agenzia Fides, 19/05/2010)