Erbil (Agenzia Fides) – Il ruolo e l’identità del sacerdote nell’Iraq di oggi: a questo tema è stato dedicato un recente incontro organizzato dal “Babel College per la Filosofia e la Teologia”, seminario Caldeo che si trova ad Ankawa, Erbil.
Al seminario, che ha avuto la durata di tre giorni, hanno partecipato otre 170 persone fra Vescovi, sacerdoti, religiosi, laici, personalità civili, seminaristi. Ad aprire i lavori è stato il Card. Emmauel Delly, Patriarca Caldeo di Baghdad, promotore dell’iniziativa, che ha spiegato come l’incontro intendesse offrire utili strumenti di riflessione e nuovi suggerimenti pastorali ai sacerdoti iracheni, in occasione dell’ “Anno Sacerdotale”, indetto da Benedetto XVI.
La questione centrale – spiega a Fides un sacerdote che ha preso parte alla seminario – è stata quella del sacerdozio ministeriale, esaminato nelle sue caratteristiche umane, spirituali, teologiche, bibliche: tutte riportate e vissute all’interno della realtà irachena di oggi, che vede, fra le sfide più impellenti da affrontare, la violenza, l’emigrazione forzata dei fedeli cristiani, le critiche condizioni di sicurezza sperimentate dalle comunità cristiane.
La conferenza ha anche sottolineato l’importanza per la Chiesa, nel suo complesso, di accompagnare i sacerdoti nel corso del loro cammino di formazione e durante la vita pastorale, in quanto ogni sacerdote ha bisogn0 di sentire il sostegno della comunità, nell’aiuto concreto e nella preghiera.
L’assemblea Caldea, a conclusione dei lavori, ha raccomandato di organizzare un seminario del genere con cadenza biennale e di preparare e proporre annualmente esercizi spirituali per il clero. Inoltre, al fine di promuovere e custodire i germogli delle vocazioni, è stata auspicata l’organizzazione di incontri di carattere spirituale nelle famiglie cattoliche, in modo da sensibilizzare ragazzi e giovani e discernere i semi di possibili vocazioni al sacerdozio. (PA) (Agenzia Fides 26/4/2010)