Massimo Camisasca - “IL SEGRETO CONDIVISO. L’AVVENTURA DELLA CONOSCENZA DI CRISTO” - Ed. ARES

mercoledì, 16 giugno 2004

Roma (Agenzia Fides) - La formazione nella Fraternità san Carlo dura cinque anni. È un periodo privilegiato in cui i candidati al sacerdozio sono chiamati ad avere un rapporto stretto con Cristo, a parlare con Lui, ad ascoltare le Sue parole, insomma a conoscerLo. Non si può infatti andare in missione, diventare sacerdoti missionari come sono chiamati ad essere coloro che entrano nella san Carlo, senza vivere di Cristo, senza sapere chi è, senza averLo come compagno, amico, confidente.
I cinque anni di formazione servono innanzitutto ad approfondire questa conoscenza e le parole raccolte nel nuovo libro di Camisaca, “Il segreto condiviso”, edito dalla Ares, di questa conoscenza parlano.
Sono raccolti infatti gli interventi che Camisasca ha rivolto ai propri seminaristi negli ultimi anni. Interventi che ruotano attorno al tema della conoscenza di Cristo intesa come strada da percorrere, come viaggio da intraprendere. Un viaggio inesauribile, ci viene da dire, perché se la meta è Cristo, la strada non può finire mai.
Le parole di Camisasca toccano le note più importanti di questa conoscenza e, seppure rivolte a persone che si apprestano ad essere ordinate sacerdoti, valgono per ogni cristiano perché ogni esistenza è cammino a Cristo e in ogni esistenza si ritrovano esperienze comuni utili a tutti.
Il viaggio verso Cristo è per tutti gli uomini semplice ma non per questo sempre facile. Ci possono essere momenti di buio, di smarrimento, ma tutto è dato per una maggiore affezione a Lui. Scrive Camisasca a pagina 31: “Se la vita è il cammino della conoscenza di Cristo noi dobbiamo aiutarci a percorrere la strada più facile. Meglio: la strada più semplice. Strada che può anche presentare asperità e momenti di buio, ma in cui l’oscurità non è mai continua. E se Dio in alcuni momenti la permette, è soltanto per prepararci alla luce, per farci riscoprire la luce. Vengono alla mente le parole che Newman volle sulla propria tomba: “Ex umbris et imaginibus in veritatem”: dalle ombre e dalle immagini alla verità”.
Dunque un viaggio verso la luce, la luce propria di Cristo.
Ogni uomo è chiamato ad andare verso questa luce, ognuno seguendo le strade che Cristo stesso, giorno dopo giorno, gli indica. È il battesimo che segna per ognuno l’inizio di questo percorso e sarà la libertà di ognuno a tracciarne solchi più o meno significativi.
Per cinque diaconi della san Carlo un passo importante in questa affascinante strada si sta per compiere: sabato 19 giugno infatti verranno ordinati sacerdoti dal cardinal Biffi e, assieme ad altri otto nuovi diaconi, continueranno il loro personale cammino verso Cristo.
(P.L.R.) (Agenzia Fides 16/6/2004 - Righe 30; Parole 425)


Condividi: