VATICANO - Radio Vaticana rinnova le sue emissioni in FM e per la prima volta apre alla pubblicità

mercoledì, 27 maggio 2009

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – A quasi ottant’anni dalla sua nascita, per la prima volta in assoluto, Radio Vaticana accoglie nei suoi programmi radiofonici lo spazio per “i consigli per gli acquisti”. “Non abbiamo mai detto di essere contrari alla pubblicità, che essa fosse “cattiva” – ha precisato padre Federico Lombardi, direttore di Radio Vaticana, durante la conferenza stampa dal titolo “Radio Vaticana: progetti per il futuro” – ma non c’erano le condizioni per essere un prodotto compatibile con la pubblicità”. Trasmettendo su onde corte e non avendo ancora un perfetto e amplio collegamento con tutti i circuiti nazionali e regionali, Radio Vaticana non è mai stata un canale “appetibile” per il mercato commerciale.
Ora che ha iniziato la trasmissione sulle onde FM, con un canale che si chiama, appunto, One-O-Five Live ( Fm105 Mhz), attivo a Roma ma ormai anche in quasi tutto il resto del Paese; dopo aver lanciato nei mesi scorsi il canale del Vaticano su youtube; e dopo aver ampliato e rafforzato i circuiti su tutti i continenti, diventa uno spazio davvero appetibile per il marketing. Enel è il primo cliente che il prossimo 6 luglio lancerà lo spot pubblicitario sulle onde radiofoniche vaticane. “Non ci sembra che ci sia contraddizione tra la pubblicità e il contenuto della radio – ha precisato Sua Ecc. Mons. Renato Boccardo, Segretario generale del Governatorato – che è la parola del Papa e del Magistero della Chiesa. Sarà ovviamente compito della società Mab.q, occuparsi di verificare la coerenza e la bontà della ditta o del cliente che vuole comprare gli spazi pubblicitari di Radio Vaticana”. Sono previsti 300 passaggi fino al 27 settembre, che saranno la sperimentazione di questa nuova linea editoriale, una collaborazione con l’Enel di vecchia data. “Per questo – ha commentato Piero Gnudi, presidente dell’Enel – siamo onorati di essere il primo inserzionista di questo mezzo di comunicazione davvero unico al quale ci accomuna la visione globale dei problemi dell’umanità e la volontà di lavorare per l’inclusione e la valorizzazione delle diverse culture. Noi vogliamo portare il messaggio di uno sviluppo sostenibile”. (M.T.) (Agenzia Fides 27/5/2009; righe 28, parole 359)


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