Roma (Agenzia Fides) - «“Tutti insieme per l’Africa” vuol dire che è importante far sapere agli amici africani che c’è chi crede in loro, ed è disposto a scommettere sull’efficacia dei loro sforzi. Comunicare, far conoscere, è un modo molto efficace per cooperare». Con queste parole Rosella Villa, portavoce del progetto di solidarietà Harambee 2002, descrive l’iniziativa nata in occasione della canonizzazione di Josemaría Escrivá, fondatore dell’Opus Dei, grazie alle donazioni di quanti hanno partecipato alle celebrazioni per la canonizzazione e di molte altre persone.
L’Africa non è solo guerra, violenza, povertà. L’Africa è anche positività e i progetti nati grazie ad Harambee 2002 sono lì a dimostrarlo. Come comunicare dunque il volto positivo del continente nero? Come promuovere una campagna di sensibilizzazione che faccia conoscere quell’Africa di cui nessuno parla?
Una modalità la offre l’Istituto per la Cooperazione Universitaria (ICU) che il 5 aprile ha pubblicato il bando per il Premio di comunicazione audiovisiva “Comunicare l’Africa” dedicato a documentari e reportage televisivi. Lo scopo è premiare i documentari che siano in grado di rispecchiare una visione positiva dell’Africa, pur senza eludere le difficoltà della realtà attuale. Il premio è suddiviso in tre categorie e per ciascuna di esse è previsto un riconoscimento di 10.000 €:
-Premio per documentari di produzione non africana.
-Premio per documentari di produzione africana.
-Premio per documentari sulle proprie iniziative, prodotti da ONG che lavorano in Africa.
L’iniziativa vuole valorizzare le energie dei giovani africani, evitando sia il silenzio, espressione di un atteggiamento secondo il quale “l’Africa non conta” nel panorama internazionale, che lo stereotipo, un’attenzione verso l’Africa limitata solamente alle guerre, ai drammi sociali, alle emergenze sanitarie o alle calamità. (P.L.R.) (Agenzia Fides 26/4/2004; Righe 22; Parole 284)