VATICANO - “Un reparto grande 5 continenti” : le missioni internazionali nelle aree più critiche del mondo di medici e infermieri dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù

martedì, 8 luglio 2008

Roma (Agenzia Fides) - Sono circa quaranta gli Stati i cui bambini, negli ultimi quindici anni, hanno ricevuto l’aiuto dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù grazie ad un articolato programma strategico di missioni caritative organizzate per effettuare visite specialistiche, interventi chirurgici, costruire veri e propri presidi (come quello di Takeo in Cambogia) e svolgere attività di formazione e aggiornamento altamente specializzate per il personale ospedaliero e infermieristico dei Paesi verso i quali l’Ospedale attiva missioni di assistenza e dove maggiore è il bisogno di conoscenze pediatriche.
Nel 2007 le nuove missioni internazionali dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù hanno interessato i territori di Guatemala, Honduras, El Salvador, Nicaragua, Costa Rica, Cuba, Haiti e Repubblica Dominicana. Tutti Paesi in cui è stato applicato il programma di prevenzione della trasmissione materno-fetale dell’HIV previsto dall’accordo siglato con l’Istituto Italo Latino Americano (IILA) il 30 aprile 2004. Sempre nel 2007 è stato firmato un accordo con l’Albania che prevede la collaborazione tutoriale, sia clinica sia tecnica, con l’Ospedale Madre Teresa di Calcutta di Tirana.
Medici, tecnici ed infermieri dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù hanno visitato e sottoposto a interventi terapeutici e chirurgici, spesso complessi, migliaia di bambini in aree del mondo dove manca la corrente elettrica, l’acqua, o dove le mine antiuomo falcidiano ogni giorno bambini, donne e uomini. Luoghi devastati dalle guerre, dalla fame e dalla sete o semplicemente aree del Pianeta dove se è difficile crescere per un bambino in buona salute, diventa quasi impossibile per uno malato. Luoghi dove patologie o piccole malformazioni che nei Paesi industrializzati sono facilmente curabili, possono portare all’emarginazione o alla morte.
Le Missioni internazionali di assistenza hanno toccato gli angoli più sperduti senza tuttavia dimenticare che vi è bisogno di cure sanitarie specializzate anche per tanti bambini che vivono poco lontano dall’Italia. Azioni ad ampio raggio sono state condotte nei Paesi del bacino mediterraneo, dalla Libia alla Tunisia, all’Albania. Numerose anche le missioni nei luoghi emergenti dalla povertà come i Paesi dell’Europa dell’Est e dell’Ex Unione Sovietica, dalla Romania alla Polonia, alla Bulgaria, alla Georgia. L’azione dei medici e del personale sanitario e tecnico dell’Ospedale ha toccato anche l’Asia orientale e il continente africano: Cina, Bangladesh, Costa d’Avorio, Repubblica Democratica del Congo, Ghana, Kenia, Eritrea.
  Discorso a parte – per le energie investite e per le finalità fissate – meritano la Tanzania e la Cambogia. Nel Paese asiatico l’accordo tra il governo locale e il Bambino Gesù ha portato alla realizzazione di un padiglione clinico-chirurgico di pediatria qualificato e attrezzato (terapia intensiva, ecocardiografia, medicheria). Una realtà a lungo sognata dove la qualità del servizio fosse accessibile ai più poveri, dove i medici, i farmaci e le attrezzature fossero disponibili gratuitamente.
  Nello stato centro-africano, oltre alla missione strutturata di Itigi, nella nuova capitale Dodoma, l’Ospedale ha preso in carico l’organizzazione delle attività dei laboratori del “Villaggio della Speranza” che ospita bambini orfani, affetti dall’Aids, compresa l’attivazione, la messa in opera e l’implementazione delle apparecchiature, attraverso l’invio di personale specializzato. Si tratta di una vera e propria oasi di sollievo e di assistenza umana e sanitaria per i bambini in uno dei Paesi più poveri in assoluto. (S.L.) (Agenzia Fides 8/7/2008)


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