AFRICA/ZIMBABWE - Revocato il divieto alle ONG di operare nel Paese; aveva suscitato le proteste anche della Chiesa cattolica

mercoledì, 18 giugno 2008

Harare (Agenzia Fides)- Il governo dello Zimbabwe ha revocato il divieto di operare nel Paese alle Organizzazioni Non Governative (ONG) straniere impegnate nella distribuzione di cibo e nell'assistenza ai malati di AIDS. Lo ha annunciato il quotidiano governativo "The Herald".
L'interdizione alle ONG internazionali di operare nello Zimbabwe aveva suscitato vive critiche da parte delle organizzazioni umanitarie, accusate dal regime del Presidente Mugabe di fare propaganda per l'opposizione. In un appello congiunto il Cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga, Arcivescovo di Tegucigalpa (Honduras), Presidente di Caritas Internationalis, e Sua Eccellenza Mons. Buti Tlhagale, Arcivescovo di Johannesburg, Presidente della Conferenza Episcopale di Botswana, Sudafrica e Swaziland (SACBC) avevano criticato l'atteggiamento del governo di Harare, esprimendo timore per la sorte 4 milioni di persone che ricevono assistenza dall'organizzazione umanitaria cattolica (vedi Fides 17/6/2008).
Il regime lancia in contemporanea però un segnale che va nella direzione opposta: l'espulsione di un funzionario dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani. Il funzionario dell'ONU era arrivato domenica 15 giugno nello Zimbabwe ed è stato espulso il 17 giugno secondo quanto ha affermato Louise Arbour, Commissario dell'ONU per i diritti umani, che ha criticato "l'atteggiamento non collaborativo" da parte del governo di Robert Mugabe.
Sul piano politico il Presidente sudafricano Thabo Mbeki si è recato oggi, 18 giugno, a Bulawayo, nell'ovest dello Zimbabwe, per incontrare il Presidente Mugabe, impegnato nella campagna elettorale per il secondo turno delle elezioni presidenziali, che si terrà il 27 giugno. Il Capo dello Stato sudafricano, impegnato in una difficile mediazione nelle crisi zimbabwana, non sembra però che incontrerà il leader dell'opposizione, Morgan Tsvangirai, Presidente del Movimento per il Cambiamento Democratico (MDC). Mbeki è criticato anche all'interno del suo stesso partito, l'Africa National Congress (ANC), per l'atteggiamento definito troppo accondiscendente nei confronti del regime di Mugabe. Il Presidente dell'ANC, Jacob Zuma, ha affermato di non prevedere che il ballottaggio nello Zimbabwe sarà un'elezione libera e corretta.
I leader e i militanti dell'opposizione sono continuamente soggetti ad arresti e violenze. Tsvangirai è stato fermato e detenuto brevemente più volte dalla polizia, mentre il numero due del suo partito, Tendai Bitti, è stato arrestato al suo rientro nel Paese. (L.M.) (Agenzia Fides 18/6/2008 righe 29 parole 356)


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