EUROPA/SPAGNA - Pellegrinaggio mariano dei Vescovi Cubani: “La Chiesa di Cuba scelse di essere una Chiesa orante in un Paese che si dichiarava ateo, una Chiesa missionaria quando si viveva rinchiusi nelle chiese”

giovedì, 8 maggio 2008

Illescas (Agenzia Fides) - L’Arcivescovo di Santiago di Cuba, Sua Ecc. Mons. Dionisio Guillermo García, durante l’omelia nella Celebrazione presieduta ieri presso il Santuario della Vergine della Carità di Illescas (Toledo), in occasione del gemellaggio tra le due Chiese, ha affermato che “l’unico modo per lavorare in favore della giustizia, dell’amore e della pace è di concentrarsi sull’amore e sulla carità, mettendo da parte l’odio”. La visita pastorale della Conferenza Episcopale Cubana, con il viaggio di tutti i Vescovi in Spagna, ha avuto inizio con una Santa Messa concelebrata dagli Ordinari delle undici Diocesi cubane presso il Santuario di Nostra Signora della Carità.
Mons. Guillermo García ha sottolineato che benché “siano stati attraversati momenti difficili”, la presenza della Vergine “fa parte delle nostre radici e dell’essere di Cuba”. Ha inoltre ricordato che molti cubani hanno conservato l’immagine della Madonna nelle loro case in tempi in cui “questa tradizione cadde in disuso perché non era ben vista, tantomeno considerata moderna o scientifica”. Il Presidente della Conferenza Episcopale di Cuba, l’Arcivescovo di Camagüey Mons. Juan García Rodríguez, ha spiegato che il prossimo 30 agosto, con la Novena per la festa dell’8 settembre, cominceranno i preparativi del Giubileo che nel 2012 commemorerà il quarto centenario della patrona di Cuba. Per questo motivo, si sta già preparando un percorso di fede che motiverà ulteriormente la solidarietà tra il popolo cubano ed il popolo di Illescas.
Al termine dell’Eucaristia, alla quale ha assistito il sindaco di Illescas ed il consigliere della Nunziatura Apostolica in Spagna, ha avuto luogo l’atto di gemellaggio con la firma di un documento da parte del Patronato della Fondazione dell’Ospedale di Nostra Signora della Carità, i Vescovi delle Diocesi cubane ed il parroco del municipio di Toledo. In seguito è stato firmato anche un documento con il Cardinale Arcivescovo di Toledo, Antonio Cañizares Llovera, nel quale tutte le parti si impegnano a favorire progetti di cooperazione, secondo quanto informano fonti dell’Arcivescovado di Toledo.
L’Arcivescovo di Santiago di Cuba, dal canto suo, in un’intervista concessa al quotidiano spagnolo “La Razón”, ha affermato che la Chiesa di Cuba “è una Chiesa che rinasce. Una Chiesa che arrivò ad essere espressione di una minima parte del Paese, ma che nell’Incontro Nazionale Ecclesiale del 1986, indicò come scelte prioritarie quelle di essere una Chiesa orante in un Paese che si dichiarava ateo; essere una Chiesa incarnata in una situazione tanto difficile; essere una Chiesa missionaria quando si viveva rinchiusi nelle chiese. Al principio non sapevamo come portare a termine questo compito, ma lo Spirito ha soffiato e tutto fu possibile”.
A tutto questo diede grande impulso la visita del Santo Padre Giovanni Paolo II nel 1998, ha continuato Mons. Garcia. In quella occasione “molte persone riscoprirono le loro origini cattoliche e scoprirono anche una differente visione del mondo, la visione della fede e del senso della vita”. Attualmente “l’ottanta per cento delle persone che vanno a Messa e partecipano alla vita della Chiesa, sono entrate nella Chiesa negli ultimi 15 anni”. Uno degli obiettivi principali è che “la vita della Chiesa a Cuba sia una vita normale, nella quale il cristiano possa praticare la sua fede così come può farlo qualunque cittadino del mondo”.
Tra le principali sfide indicate dal Presule spicca il tema della costruzione di nuove chiese. “Nei posti dove già esistevano ne sono stati riparate molte, alcune dalle fondamenta, nonostante le difficoltà economiche. Ora stiamo attendendo il permesso per costruire nuove chiese in zone dove non sono mai esistite o in posti che sono cresciuti molto e dove le chiese esistenti sono molto distanti. Un altro fenomeno da registrare nella Chiesa cubana è la nascita di comunità all’interno di abitazioni. In posti dove non vi sono chiese, una famiglia mette a disposizione la sua casa e lì vi si reca un sacerdote o un laico missionario ed incomincia una piccola comunità che si riunisce intorno alla Parola di Dio, avviando una prima evangelizzazione. In seguito arriva il momento in cui queste comunità si costituiscono in parrocchie, quello che vengono definite parrocchie senza chiesa. È una iniziativa che porta a continuare a scoprire quello che lo Spirito ci chiede”.
I rappresentanti della Conferenza dei Vescovi Cattolici di Cuba sono giunti ad Illescas provenienti da Saragozza, dove hanno visitato la Basilica del Pilar. Per oggi hanno in programma di visitare Alcazar de San Juan (Ciudad Real, Spagna) per poi recarsi al Santuario della Vergine di Lourdes (Francia), terminando così questo pellegrinaggio mariano come preparazione al Giubileo della Chiesa di Cuba. (RG) (Agenzia Fides 8/5/2008; righe 53, parole 751)


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