EUROPA/SPAGNA - 3000 Latino-americani residenti in Spagna hanno celebrato l’Ottavo Incontro Mariano dei Popoli dell’America presso il Santuario di Torreciudad

lunedì, 5 maggio 2008

Huesca (Agenzia Fides) - Il Santuario di Torreciudad ha accolto circa 3.000 Latino-americani residenti in tutta la Spagna in occasione dell’Ottavo Incontro Mariano dei Popoli dell’America. Il raduno, che si svolge ogni prima domenica di maggio, è il più importante e coinvolge il maggior numero di famiglie ormai residenti nel Paese che si riuniscono presso il Santuario indossando i loro abiti caratteristici per ricordare tradizioni, folclore e devozione in una giornata dai molti colori.
Da otto anni, sempre nella prima domenica di maggio, tutte queste famiglie compiono un pellegrinaggio al Santuario di Torreciudad per manifestare la loro devozione e invocare la Vergine in più di venti modi diversi, secondo le consuetudini del continente Latino-americano (ad esempio: Nostra Signora di Urkupiña, Bolivia; Regina della Pace, El Salvador; Vergine della Valvanera, Colombia; Quinche, Ecuador; Guadalupe, Messico). Uno dei momenti più significativi dell’Incontro è la consegna delle offerte alla Vergine: sull’altare della chiesa vengono così portati i fiori del Perù, i frutti e i prodotti tipici della Bolivia, le immagini sacre provenienti dalla Repubblica Dominicana…
I vari momenti sono stati presieduti da Mons. Jesús Catalá, Vescovo di Alcalá de Henares e Presidente della Commissione Episcopale per la Pastorale, il quale durante l’omelia ha chiesto di “desiderare non solo la patria piccola e terrena, bensì aspirare alla Patria del cielo”. Rivolgendosi ai presenti il Vescovo ha affermato che la “nostra vera patria non è qui, la nostra vera patria è il Cielo, dove Cristo ci ha preparato un posto per stare con Lui”. Quindi ha chiesto che ognuno viva realmente la fede che professa laddove si trova. “La nostra religiosità - ha continuato nell’omelia - non può ridursi ad ‘alcune feste’, la nostra religiosità deve permear tutti gli aspetti della nostra vita”.
Dopo la celebrazione della Messa ha avuto luogo il pranzo all’aperto, nei dintorni del Santuario. Quindi ha avuto luogo il “Festival delle nazioni”, un festival di musica latina suddiviso per Paesi, durante il quale associazioni e gruppi di ballo hanno dato un tocco folcloristico alla manifestazione con danze e canzoni tradizionali del Nicaragua, del Messico, dell’Ecuador e della Colombia, tra gli altri.
Il Rettore del Santuario di Torreciudad, Don Javier Mora-Figueroa, ha evidenziato che l’incontro “è nato con l’obiettivo di rafforzare i legami culturali tra la Spagna e l’America Latina, avvalendosi della ricchezza e della diversità culturale esistente in entrambi i continenti. Per questo motivo - ha aggiunto - questa celebrazione permette di approfondire i vincoli comuni che condividiamo, ma anche la diversità delle manifestazioni culturali e la molteplicità creativa dei rispettivi Paesi di origine”. Secondo uno dei promotori, il colombiano Germán López, si tratta di “una giornata molto speciale, nella quale gli immigranti ispano-americani hanno l’opportunità di rivivere le proprie tradizioni, circondati dai connazionali e da altri fratelli Latino-americani”. (RG) (Agenzia Fides 5/5/2008; righe 33, parole 458)


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