Bujumbura (Agenzia Fides)- “Non vi sono né morti né feriti e i danni materiali sono abbastanza limitati” dicono all'Agenzia Fides fonti della Nunziatura di Bujumbura che è stata colpita raggiunta da un colpo di mortaio sparato dalle postazioni dei ribelli sulle colline che dominano la capitale burundese.
“Verso le 21,30 di ieri sera, 22 aprile, una granata o forse un razzo ha raggiunto il cortile interno della Nunziatura. Per fortuna nella sede diplomatica non vi era nessuno, perché Mons. Paul Richard Gallagher, il Nunzio Apostolico è in congedo, e il Segretario di Nunziatura stava rientrando in sede” dicono le fonti di Fides. “Stiamo ancora valutando i danni, vi sono vetri e finestre rotte, ma a prima vista non sembrano esservi danni più gravi, come strutture pericolanti”.
“Non pensiamo che i ribelli volessero colpire deliberatamente la Nunziatura, probabilmente volevano colpire la residenza del Presidente, che è vicina alla sede diplomatica. Il Palazzo presidenziale si trova invece a circa un chilometro di distanza” aggiunge la fonte di Fides.
Il bombardamento su Bujumbura è durato fino a mezzanotte ed ha visto l'impiego da parte dei ribelli delle Forze Nazionali di Liberazione (FNL) di mortai e lanciarazzi. L'offensiva ribelle è scattata la scorsa settimana (vedi Fides 18/4/2008). I combattimenti, che interessano i dintorni della capitale e quattro provincie dell'ovest, hanno provocato la morte di una trentina di persone, un bilancio che è destinato al rialzo.
L'esercito burundese ha bombardato diverse postazioni dei ribelli nell'area di Rukoko, a una ventina di km da Bujumbura, alla frontiera con la Repubblica Democratica del Congo.
Nelle precedenti offensive contro la capitale, sconosciuti avevano aperto il fuoco contro la residenza di Léonard Nyangoma, leader del principale partito dell'opposizione, il Consiglio Nazionale per la Difesa della Democrazia (CNDD). In un comunicato pubblicato dalla stampa locale, Nyangoma chiede al governo un'inchiesta su questo episodio e si domanda se non si sia trattato di un atto di intimidazione nei confronti dell'opposizione. Nel comunicato si condannano le violenze e si fa appello a tutte le parti perché prevalga la ragione e si eviti ogni forma di regionalizzazione o di etnicizzazione del conflitto. (L.M.) (Agenzia Fides 23/4/2008 righe 25 parole 357)