VATICANO - Il Papa agli Universitari: “giovani europei e americani, Iddio vi chiama a cooperare, insieme con i vostri coetanei del mondo intero, perché la linfa del Vangelo rinnovi la civiltà di questi due continenti e di tutta l’umanità”

lunedì, 3 marzo 2008

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Nel pomeriggio di sabato 1 marzo ha avuto luogo nell’Aula Paolo VI in Vaticano, la Veglia di preghiera in occasione della VI Giornata Europea degli Universitari, promossa dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa e dall’Ufficio per la pastorale universitaria del Vicariato di Roma, sul tema: "Europa e Americhe insieme per costruire la civiltà dell’amore". Durante l’incontro di preghiera hanno avuto luogo collegamenti via satellite con gli universitari di Toledo (Spagna), Aparecida (Brasile), Loja (Ecuador), Napoli (Italia), L’Avana (Cuba), Città del Messico (Messico), Avignone (Francia), Washington, D.C. (USA), Bucarest (Romania) e Minsk (Bielorussia). Dopo aver guidato la recita del Rosario, il Papa ha rivolto il suo saluto agli universitari presenti in Aula e a quelli collegati dalle varie città europee ed americane.
“E’ felice la scelta di evidenziare di volta in volta il rapporto tra l’Europa e un altro continente, in una prospettiva di speranza - ha detto Benedetto XVI -. Due anni fa Europa e Africa; l’anno scorso Europa e Asia; quest’anno Europa e America. Il cristianesimo costituisce un legame forte e profondo tra il cosiddetto vecchio continente e quello che è stato chiamato il ‘nuovo mondo’… Purtroppo però la cosiddetta ‘civiltà occidentale’ ha anche in parte tradito la sua ispirazione evangelica. Si impone pertanto un’onesta e sincera riflessione, un esame di coscienza. Occorre discernere tra ciò che costruisce la ‘civiltà dell’amore’, secondo il disegno di Dio rivelato in Gesù Cristo, e ciò che invece ad essa si oppone.”
Quindi, rivolgendosi direttamente ai giovani, che “sono sempre stati, nella storia dell’Europa e delle Americhe, portatori di spinte evangeliche”, il Papa ha citato gli esempi di san Benedetto da Norcia, san Francesco d’Assisi e del beato Karl Leisner per l’Europa; san Martín de Porres, santa Rosa da Lima e la beata Kateri Tekakwitha, in America. Quindi Benedetto XVI ha proseguito: “Oggi, voi, giovani europei e americani, Iddio vi chiama a cooperare, insieme con i vostri coetanei del mondo intero, perché la linfa del Vangelo rinnovi la civiltà di questi due continenti e di tutta l’umanità. Le grandi città europee e americane sono sempre più cosmopolite, ma spesso manca in esse questa linfa, capace di far sì che le differenze non siano motivo di divisione o di conflitto, bensì di arricchimento reciproco… Ecco, cari amici, la consegna che oggi vi affido: siate discepoli e testimoni del Vangelo, perché il Vangelo è il buon seme del Regno di Dio, cioè della civiltà dell’amore! Siate costruttori di pace e di unità!” Dopo aver salutato nelle diverse lingue i giovani universitari delle altre nazioni, collegati attraverso la radiotelevisione, il Papa ha consegnato ai giovani il testo dell’Enciclica “Spe salvi”. (S.L.) (Agenzia Fides 3/3/2008; righe 33, parole 474)


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