"La persecuzione religiosa ubbidiva a qualcosa di più dell'odio politico": domani il Dossier dell’Agenzia Fides sulla persecuzione religiosa durante la guerra civile in Spagna, curato dal Postulatore delle cause di Beatificazione dei martiri della diocesi di Toledo

venerdì, 29 febbraio 2008

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Anticipiamo un estratto dal Dossier che l’Agenzia Fides pubblicherà domani, sabato 1 marzo. Il Dossier, dedicato ai martiri della guerra civile in Spagna e alle ripercussioni sul mondo missionario, è stato curato da D. Jorge López Teulón, Postulatore delle cause di Beatificazione dei martiri della diocesi di Toledo, e da P. Marcón Rincón Cruz, O.F.M. Ne anticipiamo di seguito un estratto.
“Pio Moa, storico e giornalista spagnolo, afferma che la persecuzione religiosa "assunse proporzioni gigantesche, superiori a quelle della Rivoluzione francese e, probabilmente, a quelle dell'Impero romano". Secondo lui, "la persecuzione religiosa ubbidiva a qualcosa di più dell'odio politico". Qualifica come falsi pretesti le affermazioni che la persecuzione fosse giustificata dal potere politico della Chiesa o che fosse dovuta all'intransigenza antidemocratica della stessa. "In realtà - dice - è esattamente l'inverso. Non fu la Chiesa che frustò la Repubblica, bensì i politici giacobini e rivoluzionari della Repubblica che frustarono senza tregua la Chiesa". Falso è anche che fosse dovuta al fatto che la Chiesa si era disinteressata del popolo povero e bisognoso, perché questo, in ogni caso, si sarebbe potuto applicare soltanto ad una parte del clero e non giustificherebbe l'assassinio di tanti sacerdoti, religiosi e religiose che vivevano poveramente, davano lezioni agli operai e prestavano il proprio servizio in asili ed ospedali. "Quello che faceva la Chiesa, molto o poco che fosse, e in verità non era affatto poco, non lo faceva quasi nessuno". Per concludere, ascoltiamo questa frase del Moa: "La Chiesa soffrì un attacco letale, non a partire dal 18 luglio, bensì dal 16 febbraio; e alla ripresa del conflitto, la sfrenata persecuzione non aspettò che la gerarchia ecclesiastica si pronunciasse a favore di questo o quel belligerante". (Agenzia Fides 29/2/2008; righe 20, parole 288)


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