Benedetto XVI - "DIO SALVI LA RAGIONE" - Edizione Cantagalli

giovedì, 22 novembre 2007

Roma (Agenzia Fides) - "Con tutta la gioia di fronte alle possibilità dell'uomo, vediamo anche le minacce che emergono da queste possibilità, e dobbiamo chiederci come possiamo dominarle.
Ci riusciamo solo se ragione e fede si ritrovano unite in un modo nuovo; se superiamo la limitazione autodecretata della ragione a ciò che è verificabile nell'esperimento, e dischiudiamo a essa nuovamente tutta la sua ampiezza". E’ un passo significativo del celebre discorso che il Papa ha pronunciato il 12 settembre dell’anno scorso a Ratisbona e che questo libro raccoglie insieme al prezioso contributo di autori d'eccezione quali Andre Glucksmann, Sari Nusseibeh, Robert Spaemann, Joseph Weiler e l'egiziano musulmano Wael Farouq, cinque personaggi del mondo fìlosofico e culturale, che difendono il discorso chiaro e pacato del Pontefice, più volte frainteso. Benedetto XVI non ha affatto voluto sostenere che la religione islamica sia portatrice di violenza; il suo è stato piuttosto un messaggio volto a richiamare a un retto uso della ragione e si rivolge, prima ancora che alle altre religioni, all'Occidente che sembra rifiutare le radici, fìlosofìche e cristiane, su cui è stata costruita la sua cultura, in favore di un sapere esclusivamente tecnico-scientifico che perde di vista la realtà più ampia della ragione umana. Il rischio opposto è quello del rifiuto del valore della conoscenza razionale che può sfociare nell'arbitrio e nella violenza, rischio che ha toccato anche il Cristianesimo nella sua lunga storia, per quanto oggi sembri più diffuso, o almeno ha conseguenze più tragiche, nell'ambito di altre tradizioni ideologiche o religiose.
L'intervento di Benedetto XVI è dunque un'esortazione al retto uso della ragione, che si deve aprire a tutte le sue dimensioni, inclusa quella metafìsica, e questo è un appello universale che, come dimostra questo volume, può essere accolto da qualsiasi cultura e religione. (S.L.) (Agenzia Fides 22/11/2007 - Righe 20, parole 298)


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