ASIA/TAIWAN - Lettera aperta della Conferenza Episcopale Regionale di Taiwan sulla “sollecitudine verso i lavoratori stranieri ed immigrati”

giovedì, 31 maggio 2007

Tai Pei (Agenzia Fides) - “Il duro lavoro e i sacrifici dei lavoratori immigrati e dei nuovi immigrati hanno contribuito all’economia, alla società e alla cultura del proprio paese di origine e di Taiwan. Presentiamo la nostra più sincera stima e gratitudine per la loro dedizione”. Con questo caloroso ringraziamento la Conferenza Episcopale Regionale di Taiwan ha dimostrato ancora una volta la sua massima attenzione pastorale verso gli immigrati attraverso la lettera aperta intitolata “Sollecitudine verso i lavoratori stranieri ed immigrati”. Secondo quanto riferisce Christian Life Weekly bollettino settimanale dell’arcidiocesi di Tai Pei, i Vescovi hanno ripercorso la storia dell’immigrazione asiatica delineando le proprie caratteristiche specifiche e quelle di Taiwan. Attualmente ci sono 340.000 lavoratori immigrati e 380.000 nuovi immigrati (cioè che hanno sposato un/una taiwanese) provenuti soprattutto da Indonesia, Filippine, Thailandia e Vietnam. I Vescovi richiamano il messaggio del Santo Padre per la Giornata del Migrante del 2005 intitolato “Immigrazione: segno del tempo”, per sottolineare tre punti principali: l’immigrazione è segno dei tempi; la Chiesa in Asia presta attenzione agli immigrati che si trovano a Taiwan; i nostri appelli. Parlando della situazione dell’immigrazione asiatica, la lettera offre alcuni suggerimenti concreti agli stessi immigrati, ai governi e alla Chiesa dei paesi di origine e di quelli che ospitano. In particolare elencano gli obiettivi pastorali che la Chiesa di Taiwan deve affrontare: sensibilizzare la Chiesa locale sulla situazione dell’immigrazione aiutando gli immigrati ad inserirsi nella vita parrocchiale rispettando la cultura e la religione; incoraggiare l’assunzione diretta degli immigrati senza ricorrere ad intermediari; prendersi cura dei figli degli immigrati; continuare a sollecitare il governo affinché protegga i diritti degli immigrati attraverso l’azione politica concreta.Infine la Chiesa cattolica ribadisce la propria sollecitudine verso i lavoratori stranieri e gli immigrati, assicurando una pastorale adeguata e la propria solidarietà. NZ)(Agenzia Fides 31/05/2007 Righe: 22 Parole: 212)


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