AMERICA/PARAGUAY - I cattolici paraguaiani protestano contro un progetto di legge sulla salute sessuale che prevede l’approvazione dell’aborto e delle unioni omosessuali

mercoledì, 25 aprile 2007

Asunción (Agenzia Fides) - Cattolici e fedeli di altre confessioni cristiane hanno protestato di fronte alla Cattedrale Metropolitana di Asunción contro un progetto di legge sulla “salute sessuale, riproduttiva e materno perinatale”, in seguito alla quale sarebbe implicita l’approvazione dell’aborto e delle unioni omosessuali.
“Con la scusa della salute sessuale e riproduttiva vogliono aprire la strada all’aborto”, ha detto un leader dei manifestanti, appartenenti alla Pastorale Sociale della Chiesa Cattolica e ai gruppi evangelici. Gli oppositori al progetto hanno denunciato il fatto che la legge pretende la “diffusione di massa degli anticoncezionali” e la sterilizzazione di massa delle donne usando le risorse pubbliche.
“Con il pretesto della ‘confidenzialità’, si rende vulnerabile la patria potestà, stabilendo una legge secondo la quale i bambini possono prendere decisioni relative alla loro condotta sessuale di ogni tipo o all’uso di qualsiasi anticoncezionale, o ricorrere all’aborto senza informare i genitori”, segnala il comunicato firmato da centinaia di antiabortisti.
“Riteniamo che questa legge aggraverebbe la situazione delle famiglie e causerebbe un deterioramento fisico, psicologico e morale dei giovani”, hanno precisato i firmatari.
Il senatore Carlos Filizzola, responsabile del progetto di legge, membro del partito minoritario País Solidario (socialista), ha negato la presunta imposizione dell’aborto e delle unioni omosessuali in Paraguay. Al contrario, ha detto che il suo progetto cerca di controllare gli aborti indiscriminati che vengono effettuati clandestinamente, e permette la legalizzazione di alcuni aborti estremi in cui la vita della madre è in pericolo.
Secondo le statistiche del Ministero della Sanità, in Paraguay vengono registrate alcune decine di morti materne al mese, tra queste il 27% sono causate da aborto e il 22% da emorragia. (AP) (25/4/2007 Agenzia Fides; Righe:26; Parole:290)


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