Roma (Agenzia Fides)- Paese dell’Africa occidentale che si affaccia sull’Oceano Atlantico, il Senegal ha un’estensione di 200mila km2. Confina a sud con Gambia, Guinea Bissau e Guinea Conakry, ad est con il Mali e a nord-est con la Mauritania. Al centro, il Gambia è un’enclave che si estende ai lati del fiume omonimo. Si tratta di un retaggio della colonizzazione (il Senegal era in mano francese mentre il Gambia era in mano britannica) che ha forti implicazioni odierne, perché spezza in parte l’unità territoriale senegalese. La regione della Casamance, che è divisa dal resto del Paese dal Gambia, infatti, ha sviluppato un sentimento autonomista, se non addirittura secessionista, incarnato dal Movimento delle Forze Democratiche della Casamance, che dal 1982 ha avviato una “guerra a bassa intensità” contro il governo centrale (vedi Fides 22 febbraio e 15 gennaio 2007).
Storia. A partire dalla seconda metà del 1400 diverse potenze europee si interessano al Senegal. Si accese una forte rivalità per il predominio commerciale nell’area tra portoghesi, francesi, olandesi e inglesi. Parallelamente iniziò la tratta degli schiavi dalla tristemente famosa isola di Gorée dove oggi sorge il Museo della schiavitù. Nell’ambito della celebrazioni del Grande Giubileo del 2000, Papa Giovanni Paolo II si recò a Gorée per domandare perdono per la tratta avviata da Paesi che si dichiaravano cattolici.
Fino alla metà del 1800 nessuna potenza coloniale aveva occupato l’interno del Senegal, nel quale continuavano ad esistere regni indigeni, in parte islamizzati. Nel 1848 l’abolizione della schiavitù modificò i rapporti commerciali tra europei ed africani. Con l’intento di sfruttare il potenziale agricolo locale, i francesi intrapresero la conquista dell’interno del Paese. Dopo aspri scontri, il Senegal fu ben presto pacificato. Nel 1854 venne fondata la città di Dakar, il cui porto rivestiva un’importanza strategica per i commerci. Dakar divenne la sede amministrativa dell’Africa Occidentale Francese. Diventato indipendente nel 1960, nell’ambito di una federazione con il Mali, poi subito dissolta, il Senegal venne segnato dall’esperienza politica e culturale del suo primo Presidente, Léopold Sedar Senghor, uno dei primi africani a essere eletto nel Parlamento francese, quando ancora il Paese faceva parte dell’impero coloniale di Parigi. Inventore del concetto di “Negritudine”, che voleva essere un tentativo di affrancarsi dal dominio culturale europeo, Senghor, come altri “padri della patria” africani, impose un regime unico che con l’andare del tempo si aprì però alla democrazia e al multipartitismo . Nel 1980, Senghor si dimise dalla carica e si ritirò dalla vita politica. Il suo posto venne preso dal “delfino”, Abdou Diouf, leader del partito socialista. Nel 2000 dopo 40 anni di potere del partito socialista, venne eletto Abdoulaye Wade, che ha avviato un vasto programma di riforme economiche. Nonostante un miglioramento dell’economia generale, la povertà è ancora molto diffusa, specie nelle campagne e molti giovani preferiscono emigrare all’estero, spesso affidandosi a mercanti senza scrupoli. Diversi senegalesi sono morti nel tentativo di attraversare il Sahara o l’Oceano Atlantico.
Economia: a parte le arachidi, il Senegal non ha ricchezze da esportare. L’economia è in gran parte basata sui commerci, grazie al porto di Dakar che serve tutta l’area. Il turismo è un’altra voce importante dell’economia locale. Il Presidente Wade ha avviato una campagna per favorire gli investimenti stranieri anche nel campo delle tecnologie delle informazione (il Senegal è uno snodo importante del cavo a fibre ottiche che collega l’Africa all’Europa).
Popolazione. Il Senegal ha i 11,9 milioni di abitanti, dei quali il 94% sono musulmani, il 5% sono cristiani, per lo più cattolici.
Chiesa: I cattolici sono 544mila ripartiti su 7 diocesi con 120 parrocchie. Vi sono 10 Vescovi, 285 sacerdoti diocesani e 116 sacerdoti religiosi. I religiosi sono 172, le religiose 753, i catechisti 2.332 (fonte Annuario statistico della Chiesa cattolica 2004). (L.M.) (Agenzia Fides 23/2/2007 righe 50 parole 625)